Asse attrezzato, sì al pedaggio

Dal 1º luglio un ticket per chi prende l'autostrada. Pd critico

PESCARA. Dal 1º luglio l'asse attrezzato Pescara-Chieti sarà a pagamento per chi proviene dall'autostrada o per chi vi si immette. E' l'effetto dell'articolo 15 della manovra Tremonti. Il Pd annuncia, con il segretario regionale Silvio Paolucci, la mobilitazione «fino all'ultimo minuto nel weekend in decine di piazze abruzzesi ci saranno i gazebo per la nostra petizione».

Come funziona il pedaggio? E' la società concessionaria a riscuotere dall'automobilista e l'Anas a incassare. Il provvedimento interessa in Italia 11 raccordi. Secondo il Sole 24 Ore l'elenco delle tratte è certo (vedi tabella), dubbi interpretativi «possono riguardare solo i tempi di avvio e le modalità di riscossione di questo nuovo pedaggio».

La norma prevede infatti che entro il 15 luglio devono essere emanati i provvedimenti che individuano la mappa delle strade pedaggiabili e i criteri di applicazione. La manovra prevede però una fase transitoria che parte dal 1º luglio, nella quale, spiega il quotidiano economico, «l'Anas è autorizzata ad applicare un pedaggio di un euro sui veicoli leggeri e di due euro sui veicoli pesanti come maggiorazione al biglietto autostradale nelle "stazioni di adduzione" delle concessionarie autostradali». Cioè, per Pescara, al casello Pescara-Chieti.

Niente pedaggio dunque per chi percorre l'asse attrezzato Chieti-Pescara senza prendere l'autostrada (eventualità che aveva mobilitato i Comuni dell'area metropolitana).
«Il governo Berlusconi», denuncia Paolucci, «sta imponendo agli abruzzesi una nuova tassa con la complicità delle amministrazioni locali di centrodestra. Ci chiediamo dove sono finiti gli esponenti locali del Pdl che hanno promesso di evitare questa nuova tassa: la verità è che non vogliono e non riescono a difendere la nostra terra».

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