Auto blu, mezzo Abruzzo non risponde

Da definire la mappa delle macchine di servizio. «Virtuosi» solo i Comuni capoluogo

PESCARA. Due Province su quattro hanno risposto, la Regione lo farà nei prossimi giorni. Auto blu e costi della politica, solo i Comuni capoluogo risultano nella mappa degli enti «virtuosi» secondo quanto emerge dal secondo report del ministero sul parco autovetture utilizzato dalle amministrazioni pubbliche. All'appello mancano la Regione, le Province di Teramo e L'Aquila.

Nel corso di una conferenza tenuta a Palazzo Vidoni, il ministro Renato Brunetta ha aggiornato i risultati del monitoraggio. Secondo i dati fin qui raccolti, elaborati da FormezPA, il parco auto in Italia è composto da circa 90mila vetture (escluse quelle con targhe speciali e/o dedicate a finalità di sicurezza e vigilanza). In particolare, si stimano 7-10mila auto «blu-blu» (di rappresentanza politico-istituzionale a disposizione di autorità e alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali), 18-20mila auto «blu» (di servizio con autista a disposizione di dirigenti apicali), 60-65mila auto grigie (senza autista, a disposizione degli uffici per attività strettamente operative: visite ispettive, controlli, manutenzioni, sopralluoghi) per una spesa onnicomprensiva di 4 miliardi di euro l'anno. Il costo medio di un'auto «blu-blu» (comprensivo di addetti, gestione, mantenimento e manutenzione) raggiunge 142mila euro l'anno.

In Abruzzo, la situazione è ancora da definire. Da fonti della presidenza del consiglio regionale, si apprende che la data indicata dal ministero «non è vincolante» e, in ogni caso, il quadro sulle «auto grigie» in dotazione all'amministrazione è già chiaro e sarà comunicato nei prossimi giorni. Quanto ai ritardi delle Province, Teramo fa sapere che sono tre le auto blu in dotazione, di cui però soltanto una funzionante, mentre all'Aquila la vicenda terremoto ha assorbito gran parte delle energie e poco si sa delle auto di servizio effettivamente disponibili.

Il monitoraggio di FormezPA, tuttora in corso, rileva per gli anni 2008, 2009 e 2010 (fino ad aprile) il numero di auto assegnate in uso esclusivo e non esclusivo, numero e qualifica degli assegnatari delle auto, numero di auto utilizzate per specifiche esigenze degli uffici, numero di autisti e addetti al parco auto, il costo comprensivo di carburante per singola vettura e il chilometraggio percorso. La rilevazione, realizzata attraverso la compilazione di un questionario online, è stata avviata il 15 maggio scorso. Il test, inviato a 9.199 amministrazioni centrali e locali, è stato finora compilato in tutte le sue parti da 3.187 amministrazioni. La rilevazione copre pertanto il 50% delle amministrazioni (esclusi i Comuni inferiori ai 30mila abitanti), pari al 61% dei dipendenti pubblici e al 47% di tutte le auto immatricolate dalla Pubblica amministrazione. In particolare, i dati resi noti fino a oggi rappresentano l'88% dei dipendenti dei ministeri e delle università, il 79% dei dipendenti delle Province, l'86% dei dipendenti dei Comuni capoluogo e il 68% degli enti pubblici nazionali. E' invece ancora in ritardo (34%) la rilevazione sulle Regioni e gli enti regionali.

Considerata la complessità della rilevazione, circa un migliaio di amministrazioni centrali e locali sono state contattate singolarmente e guidate telefonicamente nelle varie fasi della compilazione del questionario. In base alla rilevazione in corso, si stima che la spesa media annuale è di 142mila euro per ogni auto «blu-blu», di 92mila per ogni auto «blu» e di 18mila per ogni auto «grigia». (cr.re.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA