l'aquila

Auto e viaggi condivisi piacciono sempre di più

Sono saliti a 77mila i posti BlaBlacar disponibili ogni mese sulle tratte interurbane I più economici da Pescara verso il Sud, e per Roma si “batte” il traffico

L’AQUILA. Veronica, 30 anni, viaggia da Pescara con una piccola Fiat 500 per andare a svolgere il suo tirocinio alla Procura dell'Aquila, con lei condividono il viaggio soprattutto donne.

Federico Vittorini, 21 anni, ha usato Blablacar la prima volta due anni fa, quando ha cominciato a frequentare l'università a Trento, e da allora è diventato la sua modalità preferita di spostamento. «Un servizio utile», spiega, «perché dà la possibilità di muoversi da una parte all'altra del Paese a un prezzo molto più ragionevole rispetto a un viaggio in treno, facendo anche amicizia».

Ecco perché il viaggio condiviso verso la stessa destinazione, il cosiddetto “car pooling”, viene scelto sempre di più dagli studenti che da un lato hanno bisogno di risparmiare, dall’altro hanno voglia di socializzare. E poi c’è Loris di Teramo, che ha scelto il car pooling per raggiungere la fidanzata che studia a Padova. «Mi diverto a viaggiare in auto con altre persone e lo trovo comodo rispetto a un treno per gli orari più flessibili e per i costi più bassi», dice.

E poi ci sono Mario Ciammitti, ingegnere classe 1951 dell’Aquila, che viaggia spessissimo per e da Bologna, dove lavora. E ancora: il medico militare di Popoli, l’operaio di Atri, la studentessa afghana che ha scelto L’Aquila per l’Erasmus, il finanziere che ogni tanto deve fermarsi in Abruzzo per presiedere commissioni di concorsi pubblici alla caserma della Guardia di finanza dell’Aquila e che, dice, ne ha viste “di tutti i colori” durante la sua esperienza di car pooling. E poi anche il pensionato che va a trovare la figlia al nord, prestando passaggi.

LA COMMUNITY CHE CRESCE.

Sono tutti utenti che s’incontrano per darsi passaggi in auto e raggiungere destinazioni in tutta la penisola tramite BlaBlacar, che mette in contatto automobilisti che hanno posti liberi nelle proprie auto con persone in cerca di un passaggio. Basta registrarsi sul sito, scaricare l’app sul telefonino e cercare l’occasione giusta.

I numeri di chi usa in Abruzzo questa grande piattaforma virtuale per il car pooling aumentano sempre di più. Ogni mese soltanto a Pescara vengono condivisi 43mila posti in auto, secondo i dati ufficiali, che coprono soprattutto le tratte verso Foggia, Bari, Rimini e Termoli. Sommandoli ai posti offerti all’Aquila, Chieti e Teramo, si raggiunge la cifra di oltre 77.100 posti disponibili per gli spostamenti sulle tratte interurbane.

NUOVO SISTEMA DI PRENOTAZIONE. Fino ad aprile era difficile mettersi in contatto con chi offre o cerca passaggi tramite messaggi e poi pagando l’eventuale partecipazione alle spese al momento del viaggio. D'ora in poi il passaggio dev’essere prenotato con pagamento online: a viaggio avvenuto, Blablacar versa al conducente il contributo alle spese. Le spese di prenotazione vengono invece trattenute da BlaBlaCar per coprire i costi di gestione della sua infrastruttura.

Questo nuovo metodo permette di usufruire di servizi come il soccorso stradale, le spese di pernottamento e la spedizione gratuita degli oggetti dimenticati in auto.

Ma per ovviare all’obbligo del pagamento, spesso i passeggeri che usualmente condividono lo stesso tragitto finiscono per accordarsi al di fuori del portale, con un semplicissimo scambio di numeri di cellulare.

Intanto proliferano su Facebook le pagine per lo scambio di passaggi in auto legati al mondo universitario e che s’ispirano a Blablacar.

CARENZE DA COLMARE. Il ride sharing (termine per indicare l’attività di condivisione di passaggi in auto) colma le lacune della mobilità pubblica e statale e gli alti costi degli spostamenti in Italia, facendo anche girare un po’ di affari per chi gestisce il servizio. Affari che aumentano soprattutto quando c’è lo sciopero dei treni: agli iscritti arriva infatti puntuale per e-mail un’informativa utile a chi rischia di ritrovarsi a piedi.

Il car pooling di Blablacar sta rivoluzionando da 5-6 anni a questa parte il modo di viaggiare in Abruzzo, regione che vive un gap infrastrutturale tra entroterra e costa con una percorrenza L’Aquila-Pescara di un’ora e mezza (anche due in autobus di linea) e L’Aquila-Roma con una forbice che va da un’ora a due a seconda del traffico.

Tanti i Comuni che non vengono raggiunti da alcun mezzo pubblico di trasporto e dove BlaBlacar riesce invece ad arrivare.

Per non parlare dei costi alti di carburante, treni, autobus e dei pedaggi autostradali.

Qualche esempio? A fronte di una spesa di 49 euro per spostarsi con autobus privati dall’Aquila a Padova (spesa che parte da 50 euro in su se, invece, si sceglie il treno) con Blablacar si può risparmiarne la metà, quando non addirittura il 70 per cento, avendo però la possibilità di viaggiare con il sorriso e in condizioni di affidabilità grazie a un sistema di “feedback” (riscontro) sugli utenti: dentro l’auto si diventa amici (perché no?), qualche volta ci si confida, ci si confronta, ci si ritrova davanti a una tazzina di caffè prima di salutarsi.

E se invece il viaggio si è rivelato ostico, lungo, difficile, ed i compagni di viaggio noiosi e scorretti, basta scriverlo online e il “feedback” di chi ha offerto il passaggio a pagamento viene così “macchiato”, come una fedina penale. Perché in questo caso BlaBlacar non perdona.

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