Berlusconi, salta la visita a Pescara Arriva Alfano

E Quagliariello striglia i dissidenti del Pdl: il partito non è una porta girevole dalla quale si entra e si esce

PESCARA. E’ saltata la visita a Pescara che Silvio Berlusconi avrebbe dovuto compiere venerdì prossimo. Al suo posto verrà Angelino Alfano, segretario nazionale del Pdl. A dare la notizia è stato, ieri, il segretario regionale del Pdl, Filippo Piccone, candidato al Parlamento. «Al posto del presidente Berlusconi, venerdì ci sarà Alfano a Pescara. La visita di Berlusconi è stata rinviata. Probabilmente sarà a Pescara la settimana prossima». Il programma della visita di Alfano dovrebbe ricalcare quello fissato, in un primo tempo, per il Cavaliere: incontro con il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nella sede pescarese della Regione in piazza Unione e poi, in un secondo tempo, all’Aurum per incontro con la stampa. Ieri intanto, ha fatto tappa a Pescara, Gaetano Quagliariello, candidato al Parlamento in Abruzzo per il Pdl. Il vice presidente uscente dei senatori del Pdl ha strigliato la fronda all’interno del partito abruzzese che fa capo ai consiglieri regionali che hanno dato vita al gruppo di Presenza popolare, Riccardo Chiavaroli, Angelo Di Paolo e Gianfranco Giuliante. «Credo sia legittimo e non contesto che ci sia chi ha aderito ad un’altra formazione che fa parte sempre del centrodestra», ha detto Quagliariello, «mi riferisco a Fratelli d’Italia e a La Destra. Quel che non è normale è che chi ha fatto questo poi vorrebbe anche animare una specie di congresso permanente all’interno del Pdl». Chi ha fatto la sua scelta, secondo Quagliariello, dovrebbe «andare avanti», perché «il Pdl non è una porta girevole dalla quale si entra e si esce». «Poi, appunto», ha aggiunto, «al rinnovamento di questo partito ci penseremo noi e inizieremo a farlo sin dall’indomani di queste elezioni. In Abruzzo abbiamo una condizione particolare: subito dopo questa campagna elettorale se ne aprirà un’altra. Qui in Abruzzo c’era un listino bloccato e ora non c’è più e questo, evidentemente, crea delle fibrillazioni che si possono comprendere». A prendere le distanze dai dissidenti del Pdl, era stato, l’altro ieri, Nazario Pagano. «Per quanto riguarda me e il mio gruppo», aveva detto il presidente del consiglio regionale, è prevalsa la razionalità e non ce la siamo sentiti, essendo di centrodestra, di disimpegnarci dal voto: il Pdl sarà compatto come una squadra vincente».

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