Blocco cave, non passa la legge di modifica

Pagano: emendamenti inammissibili. Manifestazione del Wwf a difesa della norma

PESCARA. È fallito il primo assalto della maggioranza alla Finanziaria. In Consiglio regionale gli emendamenti del Pdl per cassare il blocco delle cave è stato ritenuto irricevibile dal presidente dell'assemblea Nazaria Pagano in virtù della nuova legge sulla qualità normativa.

«Eravamo pronti a una maratona ostruzionistica ma ci fa piacere che Pagano si sia dimostrato garante del rispetto del Regolamento e della legge sulla qualità normativa. Segnaliamo che anche gli osceni emendamenti trasversali volti a cancellare il limite dei mandati per i membri del Consiglio direttivo del Parco Velino Sirente sono state rinviate al mittente su nostra segnalazione per le medesime ragioni di inammissibilità».

Secondo Acerbo la moratoria sulle autorizzazioni di nuove cave in attesa del piano regionale «è una misura indispensabile dopo 29 anni di inadempienze della Regione Abruzzo».

D'accordo su questa linea il Wwf che ieri mattina ha manifestato davanti al Comune di Pescara, durante i lavori del Consiglio regionale, accusando la maggioranza diioranza «con cui si vuole tornare indietro sulla moratoria sulle nuova cave, decisa due settimane fa per consentire in 18 mesi di approvare e redigere il Piano cave». Gli ambientalisti hanno consegnato simbolicamente ai consiglieri dodici cartoline giganti, con immagini di cave che deturpano il paesaggio abruzzese.

Il dossier - nelle foto ci sono ad esempio le cave di Rapino, di Capestrano, di Popoli e di Civitella del Tronto - documenta lo stato del territorio regionale, invaso, dice il Wwf, «in maniera incontrollata dalle cave, anche in luoghi simbolo della regione, che potrebbero essere meta di turisti da ogni parte del mondo». «Le cave sviliscono la bellezza di un paesaggio che ci viene invidiato da tutto il mondo e che è il nostro patrimonio», afferma Luciano Di Tizio, del Wwf Abruzzo. «Noi non demonizziamo l'attività estrattiva, ma la comunità e la natura abruzzese devono sopportare le conseguenze di una deregulation che dura da quasi trent'anni. Bisogna ripensare un comparto che deve affrontare la sfida della sostenibilità e il piano cave è l'occasione per farlo, ma non si può discutere con la pistola puntata alla tempia, mentre cioé si continuano a rilasciare nuove autorizzazioni che farebbero varare un piano già vecchio. Invece dobbiamo puntare da subito a colmare l'incredibile ritardo sul riciclo dei materiali dell'edilizia».

Quanto alla seduta, il Consiglio regionale ha dato il via libera al progetto di legge che istituisce la Riserva naturale guidata «Sorgenti Fiume Vera», prevista dalla Finanziaria 2004, ma finora mai entrata in funzione. E' un'area protetta da 31 ettari la cui gestione è affidata al Comune dell'Aquila.

L'assemblea ha poi approvato una legge sul sistema sanzionatorio nel trasporto pubblico locale: chi salirà su un mezzo pubblico sprovvisto di biglietto, ma avvertirà il personale viaggiante, potrà acquistare il titolo con un sovrapprezzo di 5 euro, a fronte dell'attuale contravvenzione, che oscilla tra i 100 e i 300 euro. La maggiorazione non sarà dovuta da chi si troverà a salire a bordo in località senza biglietterie.

Il consiglio ha anche approvato la proroga fino al 31 dicembre prossimo per la presentazione delle domande di regolarizzazione da parte degli agricoltori sull'utilizzo di acque pubbliche, con riduzione del 50% sia delle sanzioni amministrative sia dei canoni minimi concessori e impegno di rivisitare la normativa regionale.

«Con il collega Di Paolo», spiega l'assessore regionale alle politiche agricole Mauro Febbo, abbiamo mantenuto l'impegno di intervenire e risolvere questo annoso problema che investe moltissimi agricoltori soprattutto nella Marsica». (cr.re.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA