Calo dei consumi, scatta il contropiano

L'ad Conad: turnazioni nei festivi, investimenti per 25 milioni e 200 posti di lavoro

PESCARA. In Abruzzo sono sempre di più le famiglie che faticano a fare la spesa già alla terza settimana del mese. Eppure malgrado vi sia la più alta concentrazione di centri commerciali d'Italia c'è la possibilità di espandere il mercato. Conad Adriatico studia un sistema «intelligente» ed investe 25 milioni per 7 nuovi punti vendita e il magazzino del fresco a San Salvo che creeranno 200 posti di lavoro.

Nell'anno in cui la maggiore organizzazione cooperativa di imprenditori dettaglianti del settore alimentare registra un fatturato in crescita e una quota di mercato arrivata a sfiorare il 25 per cento, l'amministratore delegato Antonio Di Ferdinando e il direttore generale Francesco Pugliese gettano le basi per un piano di sviluppo 2011 che in termini di acquisti dovrebbe superare i 100 milioni di euro del 2010 realizzati con 197 fornitori agroalimentari in Abruzzo e 42 in Molise. Lo fanno con una proposta rivolta ai politici, alle prese con l'elaborazione del testo unico del commercio, dopo il varo della prima tranche della riforma sulla distribuzione.

La turnazione.
Il punto «caldo» è sulle aperture domenicali. La chiave di volta per i dirigenti Conad Adriatico si chiama «turnazione», dare la possibilità, ossia, a tutti i punti vendita di restare aperti a rotazione nei giorni festivi e di domenica, secondo criteri e parametri di mercato con la distinzione, ad esempio, dei distretti alimentari in tutta la regione.
«Noi siamo per la linea dei beni e dei servizi e in questo modo c'è spazio per tutti, senza togliere fette di mercato a nessuno»», spiegano a una platea composta per la maggior parte da soci-imprenditori e fra i quali si mischiano l'assessore regionale Alfredo Castiglione, i presidenti delle Province di Chieti e Pescara Enrico Di Giuseppantonio e Guerino Testa, e della Camera di commercio di Pescara Daniele Becci.

I distretti.
La creazione dei distretti alimentari in funzione della tipologia del mercato supererebbe l'ostacolo della promiscuità in Abruzzo, dove convivono zone in «overdose» di centri commerciali e zone vuote: «In pratica avverrebbe ciò che si verifica oggi con le farmacie di turno la domenica, che si prestano a offrire un servizio all'utenza, proprio com'è nella filosofia del nostro gruppo».

Il Polo del fresco.
Ma quello della turnazione è solo un punto che fa parte del piano d'investimenti da 25 milioni che Conad Adriatico intende portare a compimento quest'anno. Il «grosso» del quale punta sul «Polo del fresco» di San Salvo, il magazzino (17.300 metri quadri) dove sarà concentrata la gestione di salumi, latticini, ortofrutta, carni e surgelati, con un centinaio di posti di lavoro. «Con la sua attivazione sarà possibile raggiungere i punti vendita da un solo bilico, risparmieremo così il 33 per cento dei chilometri e dei costi sui trasporti», sottolinea Di Ferdinando dal 1984 al vertice Conad. Il nuovo magazzino di San Salvo sarà sostenuto da un impianto fotovoltaico di 11.200 metri quadri da 1 megawatt di energia elettrica «pulita».

Gli altri cento posti di lavoro arriveranno dall'apertura dei sette punti vendita le cui località il gruppo preferisce per il momento non rivelare. «Nel frattempo abbiamo aperto all'Aquila rispettando un impegno che avevamo preso dopo il terremoto», fa notare l'Ad Conad, «il punto vendita sta andando bene, ma è chiaro che per due anni non abbiamo previsto di fare utili».

I consumi.
Le parole «crisi» o «ripresa» sembrano per Conad indifferenti. Nel senso che si sa che esistono, ma non cambiano i connotati del piano. «L'Abruzzo vive di riflesso il calo del potere d'acquisto delle famiglie né più né meno come le altre regioni», afferma il direttore Francesco Pugliese, «il nostro compito è di accompagnare questa evoluzione sociale creando nuova imprenditorialità e intercettando le domande dei consumatori».

Più uova, meno cornetti.
Secondo le statistiche Conad, lo spostamento dei consumi ha ad esempio portato gli abruzzesi ad acquistare più uova - il prodotto con il maggiore apporto di proteine a un costo più basso - più surgelati (con alto grado di conservazione) e a spendere di meno per la prima colazione al bar perché, come spiega il direttore, «le famiglie che consumano cornetto e cappuccino fuori casa sono sempre di meno».

Ed è in questo contesto che si inserisce di nuovo il piano «intelligente», che Conad costruisce anno dopo anno con la formazione dei soci-imprenditori (un milione di investimento): «Aiutiamo finanziariamente i nostri soci a crescere, in questo modo 51 di essi sono diventati imprenditori». E i primi risultati sono confortanti: nei primi tre mesi del 2011 il fatturato è cresciuto in media dell'1,4 per cento. Malgrado la crisi.

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