Casa dello studente: udienze a luglio contro i rischi del processo breve

Corsa contro il tempo della Procura per evitare i rischi di prescrizione - qualora la legge sul processo breve passasse alla Camera - per i procedimenti sui crolli della Casa dello studente e Convitto. Entro luglio potrebbero svolgersi le udienze preliminari per i due crolli del 6 aprile 2009 che causarono la morte di 11 giovani

L’AQUILA. I tempi investigativi della procura potrebbero ridurre i rischi di prescrizione che ci sarebbero con il processo breve almeno per i procedimenti sui crolli della Casa dello studente (foto) e Convitto.

Infatti le udienze preliminari potrebbero tenersi entro l’estate. Se i piani venissero rispettati, entro luglio (ad agosto scatta la sospensione dei termini) a un anno e tre mesi circa dal sisma del 6 aprile 2009, potrebbe svolgersi le udienze preliminare (fissate dal gup) per i due crolli che sono costati la vita a 11 giovani. La velocità della Procura permetterebbe di superare il possibile ostacolo del processo breve in discussione alla Camera dei deputati, un pericolo, questo, denunciato due giorni fa dal Comitato dei familiari delle vittime della Casa dello studente, guidato da Antonietta Centofanti.

Proprio in relazione a questo vale la pena ricordare che il 28 gennaio e il 30, in occasione, rispettivamente, dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani e della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario con il ministro Angelino Alfano, ci saranno due sit-in di protesta contro il processo breve e delle raccolte di firme.

Secondo quanto si è appreso da fonti interne alla Procura dell’Aquila, il programma prevede che nelle prossime settimane, il procuratore capo, Alfredo Rossini, e il sostituto Fabio Picuti inviereanno i provvedimenti di richiesta di rinvio a giudizio al gup e quelli di proscioglimento al gip. Per il crollo della casa dello studente sono indagate 15 persone, tra cui quattro eredi in rappresentanza di personaggi scomparsi.

Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni: la procura ha notificato a dicembre l’avviso di conclusione delle indagini confermando la condizioni di indagati per le 15 persone entrate inizialmente nell’inchiesta. In questi giorni Rossini ed i suoi colleghi stanno verificando le memorie difensive e le documentazioni presentate dai presunti responsabili a loro discolpa; a tale proposito, l’atto conclusivo potrebbe essere l’interrogatorio dell’ex presidente dell’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adsu) dell’Aquila, Luca D’Innocenzo, chiesto dal suo legale Fabio Alessandroni in sede di consegna della memoria difensiva seguita alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini.

Forse oggi stesso potrebbe essere fissato l’interrogatorio di D’Innocenzo il quale dopo l’avviso di garanzia si dimise anche da assessore comunale.
Anche per il Convitto le cose non sono diverse e il fatto che ci siano solo due indagati permette di accelerare l’iter del procedimento. L’interrogatorio del preside, Livio Bearzi è stato fissato per il 2 febbraio.

GRANDI RISCHI.
Finite le acquisizioni degli atti, testimonianze, e filmati, sono imminenti i provvedimenti per individuare i primi indagati in relazione alle affermazioni rassicuranti dopo la riunione della Commissione grandi rischi. Si procede per omicidio colposo.

ALTRI CROLLI.
Sono ben avviate anche le indagini riguardanti i crolli in via XX Settembre, via D’Annunzio e via Campo di Fossa dove sono morte decine di persone. Ma gli avvisi arriveranno a metà febbraio. Imminente, sempre sui via XX Settembre, i sopralluoghi al civico 79 dove ci sono stati i lutti che hanno colpito la famiglia Cora.<