Casa, frenano i mutui ma il mercato è in ripresa

I risultati peggiori in provincia dell’Aquila Solo Pescara presenta un segno positivo L’ammontare dei prestiti è di 184 milioni.

PESCARA. La crisi morde anche il mattone, il bene rifugio più amato dagli italiani. La contrazione dei consumi ha infatti toccato anche il mercato dei prestiti per l’acquisto della casa d’abitazione. In Abruzzo l’erogazione dei mutui è diminuito del 13% nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. I volumi erogati sono pari a 184 milioni di euro (circa l’1,4% dei volumi italiani), una cifra influenzata però dal mercato dei mutui di sostituzione. L’importo medio del mutuo è di circa 97.000 euro, tra i più bassi in Italia, contro un ticket medio nazionale pari a 117.000 euro. A livello provinciale si può notare un peggioramento in quasi tutte le province.

La provincia di Teramo registra un -19%, quella dell’Aquila un -57% (cifra influenzata naturalmente dal terremoto che dopo il 6 aprile ha bloccato il mercato nel capoluogo e nei comuni del cosiddetto cratere). Soffre anche Chieti con il -15%. Di segno contrario, invece, Pescara che presenta un notevole +26%, che dopo l’andamento negativo dello scorso trimestre ritorna su valori positivi. La provincia risulta essere comunque la prima per volumi erogati nella regione con i suoi 78 milioni di euro (0,6% dei volumi italiani). A livello regionale la flessuione è comunque inferiore a quella registrata nel precedente trimetre, quando il dato comparativo sull’anno precedente ha toccato il -39%. Questo andamento riguarda tutte le province ad eccezione di quella dell’Aquila. A livello nazionale il calo è stato del -13% con una differenza negativa pari a circa -1,9 miliardi di euro.

Anche sul dato nazionale l’ultima variazione (-13%) è minore rispetto alle due precedenti (-18% nel quarto trimestre 2008, -22% nel primo trimestre 2009) ed è un primo segnale che indica un cambiamento positivo da parte del mercato. Concludendo si può affermare i primi mesi del 2009 siano stati influenzati da un periodo di transizione che tutto mercato finanziario italiano e internazionale stavano attraversando. Superato questo periodo le erogazioni di mutui hanno iniziato a crescere lievemente grazie alla maggior apertura delle banche, tutelate dai provvedimenti governativi in sostegno all’accesso al credito e dall’aumento della domanda. Continua, infatti, l’andamento positivo della domanda di mutui +5% (nei primi nove mesi 2009 sullo stesso semestre del 2008), +8% nel solo mese di settembre (fonte Crif). Il dato è, però influenzato dalla domanda di rinegoziazione dei mutui.