Castiglione: "Sono finiano, ma resto in giunta"

Il vicepresidente risponde a chi lo critica per la scelta di seguire Fini: "C'è bisogno di continuità"

 PESCARA. «Vicepresidente sono e vicepresidente resto». Alfredo Castiglione, vice del governatore Gianni Chiodi ma anche coordinatore regionale dei finiani, non sta al gioco dei suoi ex compagni di An e oggi suoi avversari che un giorno sì e uno no ne chiedono le dimissioni: «Questa regione ha bisogno, mai come ora, di contuinuità», dice.

 «Leggo dichiarazioni su dinamiche della politica la cui competenza delle soluzioni spetta alle sedi nazionali», commenta Castiglione. «In tali dichiarazioni colgo strumentalizzazioni che ingeriscono sulla serenità del quadro politico-istituzionale dell'amministrazione della Regione. Una regione, l'Abruzzo, in condizioni di oggettiva difficoltà, per una pluralità di fattori. E che pertanto ha bisogno, mai come ora, di coesione e di continuità.

 Quanto alle insistenze sulla incompatibilità tra l'appartemenza alla maggioranza e la militanza del movimento del presidente della Camera, Castiglione risponde con un'alzata di spalle: «Insistere su temi che ho ampiamente chiarito in altri interventi su organi di stampa, mi costringe a reiterare comunicati di cui la gente non sente il bisogno».

 L'invito è invece «ad un maggiore senso di responsabilità. Gli abruzzesi necessitano di risposte in merito ai loro problemi e non credo siano interessati ad altro. Sono state effettuate per loro ampie riforme, ed altre sono sul punto di compimento. Affinché si creino le situazioni per una subitanea ripresa e per la soluzione dei problemi».

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