Cgil: i tagli uccidono il trasporto pubblico

I sindacati all'assessore Morra: treni e bus essenziali per lo sviluppo dell'Abruzzo

PESCARA. «Far partire immediatamente la riforma del trasporto pubblico locale con l'obiettivo di razionalizzare le risorse ed abolire le spese superflue, attraverso la costituzione di un Bacino unico regionale, per risolvere un problema che, dopo la sanità, è la priorità assoluta dell'Abruzzo». Sul fronte dei trasporti i sindacati abruzzesi non hanno intenzione di attendere che la situazione nazionale si faccia più chiara.

I sindacati, ieri, nel corso dell'incontro con l'assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, hanno espresso la loro preoccupazione per i tagli contenuti nella manovra economica, che prevede 30 milioni di euro in meno per l'Abruzzo, cioè i tre quarti delle risorse per il trasporto ferroviario, e hanno annunciato di voler chiedere al presidente Chiodi di dedicare un punto della prossima sessione della Consulta del Patto per lo sviluppo proprio alla riforma.

Dal canto suo, Morra ha riferito che, assieme ad altre Regioni, sta portando avanti una battaglia per far sì che il governo faccia dietro-front.

Se però alcuni ministri si rendono conto che la sforbiciata è eccessiva, è il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ad aver assunto una posizione rigida sulla questione.

L'assessore, inoltre, si è impegnato ad elaborare un suo contributo alla bozza del Dpefr (Documento di programmazione economica e finanziaria regionale) dedicata al Trasporto pubblico locale - a detta dei sindacati «povera di indicazioni sulla riforma» - e ad aprire un confronto per elaborare una strategia condivisa del riordino e concordare un cronoprogramma di incontri sul tema.

Altro argomento affrontato è quello del sistema tariffario che, secondo i sindacati, dovrebbe salvaguardare le fasce più deboli.

«E' necessario accelerare sulla riforma», afferma Roberto Campo, segretario regionale della Uil, «perché, anche se il governo facesse marcia indietro, dovremmo comunque fare i conti con la pessima organizzazione del nostro servizio». Per l'Ugl di Piero Perretti, «una riforma efficace deve basarsi sulla costituzione di un Bacino unico, con un'unica cabina di regia, e con la costituzione di un'azienda unica regionale».

Parlando di un «incontro positivo», il segretario della Cisl Trasporti, Alessandro Di Naccio, si dice preoccupato dal fatto che «l'entità dei tagli vada a ricadere sugli utenti».

Domenico D'Aurora, della Cgil, invece, rilancia la necessità del «Fondo unico dei trasporti, presente nella Finanziaria regionale, anche se il bilancio sta facendo storie», e aggiunge che, con i tagli, «è in discussione la sopravvivenza del sistema pubblico dei trasporti, non solo in termini di mobilità, ma come strumento di sviluppo del Paese».

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