PARTE LA petizione aNCHE DALL’ABRUZZO 

Coldiretti dice stop al cibo falso 

Chiede all’Ue una norma che renda obbligatoria la tracciabilità

PESCARA . Una petizione popolare per chiedere all’Unione europea di introdurre norme che rendano obbligatorio indicare qual è la provenienza degli alimenti venduti ai consumatori, mettendoli in condizione di tracciarne la filiera.
Si chiama #Stopcibofalso, ed è la nuova iniziativa di Coldiretti per fermare i prodotti “fake” e proteggere la salute. La campagna è partita nei giorni scorsi anche in Abruzzo, nei mercati di Campagna Amica, con l’intento di tutelare l’economia, bloccare le speculazioni e difendere l’agricoltura e i produttori locali. «Si tratta», spiega una nota di Coldiretti Abruzzo, «di una prima petizione popolare che punta all’Europa, alla quale chiediamo di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti. Quattro gli obiettivi dell’iniziativa: proteggere la nostra salute, tutelare la nostra economia, fermare le speculazione sul cibo e difendere l’agricoltura italiana».
In Abruzzo, in pochi giorni, sono state già raccolte oltre mille firme a sostegno dell’iniziativa ma la raccolta, che è solo alle prime battute, continuerà fino alla fine di aprile.
«Si tratta di una iniziativa che sta riscuotendo interesse e successo», spiega ancora Coldiretti Abruzzo. I consumatori ai quali è stata proposta la petizione hanno firmato subito, senza esitazione, «soprattutto quando sentono che si parla di etichetta trasparente. L’appoggio del consumatore è una importante vittoria che fa ben sparare per il futuro».