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Contro le trivelle concerti, raduni e dibattiti in piazza

In 5mila a Roseto da dove sono state lanciate dure accuse al governo. Da ieri quattro giorni di Festival a San Vito e domenica chiusura a Lanciano con il concerto dei 99 Posse

PESCARA. L’Abruzzo torna in strada per dire no alle trivelle. Ma questa volta non attraverso manifestazioni di protesta e lunghi cortei. Più semplicemente attraverso raduni social e concerti, come avvenuto a Roseto dove l’altra sera si calcola che fossero in 5mila i “No Triv” convcenuto in occasione della serata spettacolo culminata con le note di Eugenio Finardi in difesa del mare Adriatico.

Dai sindaci della costa teramana a Carlo Petrini, autorità indiscussa nella valutazione delle scelte ambientali. Dalle associazioni ambientaliste alle considerazioni degli esperti. Dai gruppi locali a Finardi, star testimonial dell'evento. Tutti con un unico obiettivo: informare. E “Come è profondo il mare” è diventato, come aveva voluto direttamente Lucio Dalla, l'inno della battaglia in difesa dei fondali marini.

A Roseto è andato così in onda uno speciale raduno di ambientalisti, professionisti, amministratori locali e soprattutto cittadini e turisti che il mare vogliono viverlo ancora e sempre così com'è. Senza trivelle, senza estrazione di idrocarburi. Dal palco parole molto dure contro il Governo e le licenze dello Sblocca (“Sbanca” l’altro ieri sera a Roseto) Italia per le trivellazioni lungo la costa.

Parole e pensieri contrari a scelte che, per dirla con Petrini, «non solo dono dannose ma anche completamente inutili». Gran finale per la serata con “La scienza in valigia” di Marco Santarelli e con le canzoni di Finardi che ha riproposto r i suoi cavalli di battaglia, da “Extraterrestre” a “Musica Ribelle”, passando per le '”Ragazze di Osaka”, e chiuso, anche lui, con un appello “No Triv”: «Siamo una nazione che vive di turismo, delle bellezze centenarie, millenarie, che sono uniche al modo.Rischiamo, per qualcosa a breve termine, di rovinare qualcosa che può generare ricchezza eterna. Bellezza morale e estetica. Se roviniamo questo mare rischiamo di pagarne le conseguenze. Allora è necessario far sentire la nostra voce contro questa cecità e questo sfruttamento indegno del futuro dei nostri figli».

Come un lungo cordone che unisce la costa, a San Vito, in provincia di Chieti, lì dove a poche miglia al largo dovrebbe sorgere l’impianto di estrazione petrolifero di Ombrina mare, è stato allestito lo spazio sociale autogestito Zona 22 (zonaventidue@gmail.com) che ospita fino a domenica il Festival “a trivelle zero”. L'iniziativa coinvolge cittadini, associazioni, comitati, centri sociali, comuni ed enti “No Triv”. Previsti dibattiti, documentari, mostre fotografiche e musica. Ieri ad esempio l’inaugurazione è stata dedicata alla presentazione del libro di Enrico Graziani "La Sangro Chimica, una vittoria per il futuro". Sono seguiti un’ assemblea pubblica , il concerto del gruppo "Lu sole allevate" e di Gae Campana. Spazio all'interno della manifestazione, anche ad altre battaglie ambientaliste. Oggi la serata è dedicata all'impatto sul territorio dei grandi elettrodotti. Alle 20 in particolare è prevista la proiezione degli eleborati multimediali delle mobilitazioni in Abruzzo contro l'elettrodotto Villanova-Gissi. Sabato dalle 22 concerti di Marti Stone e Bestie Rare. E domenica si chiude a Lanciano (ore 18 Parco Diocleziano) con il dibattito contro il decreto Sblocca Italia e alle 22, in piazza Plebiscito concerto dei 99 Posse.