Marco Marsilio, presidente Regione Abruzzo

ABRUZZO / UNITA' DI CRISI

Covid, Marsilio: "C'è differenza rispetto a marzo". Vaccini disponibili

In caso di nuove restrizioni, le Regioni chiedono ristori immediati per i lavoratori danneggiati. La scuola proseguirà in ogni caso, in presenza o a distanza

PESCARA. «Abbiamo sviluppato una grande capacita di intercettare precocemente i malati. Non dobbiamo farci impressionare dai numeri, ma dobbiamo fare il massimo, tutti insieme, per contenerli ed evitare nuovi provvedimenti restrittivi». Lo afferma, al termine della riunione dell'unità di crisi Covid-19, il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, il quale, nel richiamare alla responsabilità, illustra «le differenze tra la situazione primaverile e oggi», perché «comprendere le differenze consente di evitare isterismi e panico». Il presidente di Regione mette a confronto i dati di due giornate simili, una di marzo e una del mese in corso: «Ieri abbiamo avuto 77 nuovi contagiati, il 23 marzo ne avevamo avuti 76. A marzo avevamo fatto solo 299 tamponi, cioè oltre il 25% di positività, ieri ne abbiamo fatti 2.278. Ormai sono giorni che facciamo duemila tamponi al giorno di media. La percentuale di positivi è solo del 3,4%. A marzo avevamo 52 terapie intensive, ieri solo otto. A marzo c'erano stati 38 decessi, ieri zero».

Vaccini disponibili. «I vaccini antinfluenzali sono già disponibili, si stanno già somministrando secondo il calendario previsto, dando priorità alle persone più fragili che vengono contattate direttamente dalle strutture sanitarie dedicate».

Scuola. A proposito dei temi affrontati durante il confronto tra presidenti delle Regioni e il governo, Marsilio è intervenuto sulla scuola. «L'anno scolastico si concluderà comunque», ha detto il preidente, «o in presenza o a distanza, come siamo riusciti a concluderlo lo scorso anno, colpiti alla sprovvista e con scuole non ancora organizzate. In caso di nuove restrizioni l'anno scolastico andrà avanti. Diverse Regioni hanno posto questo tema perché purtroppo il trasporto pubblico non è in grado di sostenere il peso di tutta questa gente che viaggia alla stessa ora. Per questo, per gli studenti più grandi, si sta pensando di proporre al governo, almeno per un periodo, magari il più difficile, di tornare alla didattica a distanza».

Ristori immediati in caso di nuove restrizioni. «Quello che le Regioni hanno voluto dire e io ho sostenuto con forza è che se bisogna adottare delle restrizioni che impediscono a categorie di cittadini di poter lavorare deve scattare immediatamente un meccanismo di solidarietà che porti al ristoro economico del danno. Purtroppo non è accaduto ad esempio con le discoteche che si sono fermate a metà dell'estate e ancora non si vedono risorse, così come per molte attività siamo in ritardo con il ristoro economico. Le Regioni hanno sottolineato questo aspetto».