SOLIDARIETA'

Donazione degli organi, Guardiagrele è il primo Comune d'Abruzzo

Indice del Dono 2024 del Centro nazionale trapianti: la nostra regione al 12° posto in Italia

 Anche quest'anno Guardiagrele (Chieti) è al primo posto tra i comuni italiani medio-piccoli
per la donazione degli organi. Al secondo posto Quadri, altro comune della provincia di Chieti, e al terzo Sante Marie, in provincia dell'Aquila: l'Abruzzo nel complesso si piazza così al dodicesimo posto tra le regioni italiane, con la fascia d'età più generosa quella tra i 31 e i 40 anni, con il 75,6% dei consensi. È quanto emerge dalla quinta edizione dell'Indice del Dono, il rapporto del Centro nazionale trapianti (Cnt) che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d'identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani.

L'Indice è pubblicato da Cnt in vista della Giornata nazionale della donazione degli organi di domenica 14 aprile. I valori sono espressi in centesimi e tengono conto di indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.

Guardiagrele, con un indice del dono di 88,92/100, una percentuale di consensi del 97,2% e un'astensione del 22,5%, ha confermato pertanto la guida della classifica di comuni tra i
5mila e i 30mila abitanti. Il secondo paese, Quadri, ha un indice di 81,89/100: il consenso è stato totale (100%, nessuna opposizione registrata), ma il tasso di astensione alto (il
45,3% di chi ha chiesto la carta d'identità non ha voluto dichiarare alcuna volontà sulla donazione, né positiva né negativa). Terzo posto regionale per Sante Marie, con un indice
di 80,26/100. L'Abruzzo è complessivamente al 12esimo posto tra le regioni italiane con un tasso di consenso del 67% e un'astensione del 41,4% contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti.

Tra le diverse fasce d'età sono gli abruzzesi tra i 31 e i 40 anni i più generosi (75,6% di consensi), meno giovani tra i 18 e i 30 anni (69,9%). Basso il consenso tra gli over 80 (33,3%), probabilmente a causa dell'errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile.