E L’Aquila cerca il nuovo sindaco

Partiti in alto mare nella scelta dei candidati. Lolli in forse, avanza Pietrucci

L’AQUILA. Potrebbe essere l’anno delle liste civiche, il 2017, almeno per quanto riguarda le elezioni amministrative (forse a giugno) per il rinnovo delle cariche al Comune dell’Aquila. Centrodestra e centrosinistra sono sempre più divisi sulla possibilità di ricorrere alle primarie, per individuare il candidato da sottoporre al vaglio degli elettori. E mentre i due schieramenti si lacerano nel dilemma “primarie sì, primarie no”, e qualcuno propone il sondaggio, altre forze cominciano a profilarsi all’orizzonte, con l’intento dichiarato di riunire gli scontenti che non si riconoscono più nei due schieramenti. E’ il caso, ad esempio, dei centristi di “Patto per L’Aquila”, con l'ex assessore comunale Lelio De Santis (rappresentante regionale dell’Idv), Mauro Chilante, (Pli), Gianni Padovani (Psi), consigliere comunale di opposizione, eletto con la maggioranza, Silvano Sgammotta (Scelta Civica), Pasquale Corriere, ex assessore ed ex consigliere comunale. Nelle intenzioni dichiarate, quella di lavorare per il futuro della città nel solco di “lavoro e legalità”, ma non è detto, pur escludendo alleanze col centrodestra, che questo debba avvenire per forza all’interno di una coalizione con il Pd.

Il dopo Cialente, insomma, sarà una partita tutta da giocare, anche perché appare chiaro che l’esito del referendum ha rimesso in discussione equilibri che si credevano consolidati. Una figura, quella del consigliere regionale Pd, Pierpaolo Pietrucci, intanto sta prendendo sempre più spazio quale probabile candidato, mentre starebbe arretrando l’ipotesi Giovanni Lolli. Il partito, in questo momento, non sembra più molto interessato alle primarie nonostante alcuni consiglieri, a nome del consigliere Tonino De Paolis, abbiano pubblicamente chiesto di presentare le candidature per le primarie entro il 10 gennaio. E comunque, come aveva assicurato Lolli qualche giorno fa, «il candidato sarà scelto insieme alle altre forze della coalizione, alla ripresa dell’attività politica». Quello che appare certo è che la fluidità del quadro politico nazionale, con l’incognita delle elezioni politiche anticipate, e forse anche del nuovo referendum (se la Corte Costituzionale dovesse ammettere i quesiti), sta condizionando anche le scadenze locali.

Anche a destra lo scenario non è molto dissimile. In Fi, ad esempio, c’è che sostiene la validità del sondaggio, ipotesi respinta con forza da altre componenti la coalizione, che invece vorrebbero affidare alle primarie la scelta del candidato sindaco. E’ il caso del giornalista Salvatore Santangelo, che ha anche proposto un recinto di regole all’interno delle quali dare la parola all’elettorato di riferimento. I nomi finora circolati sono quelli Pierluigi Biondi, Carla Mannetti, Giancarlo Silveri e dell’ex sindaco Biagio Tempesta. Luigi D’Eramo (Noi con Salvini), ha detto di non gradire lo strumento del sondaggio, e di essere invece a favore delle primarie di coalizione. Un distinguo che potrebbe portare i salviniani a correre da soli. Anche M5S, al momento, non ha ancora fornito indicazioni su colui o colei che potrebbe guidare il partito alla conquista del palazzo municipale. I tre meet up cittadini stanno ancora tentando di chiudere il cerchio su una candidatura comune.

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