Erodiani, l'ex portiere che ama le schedine

Ecco chi è il pescarese a capo dell'organizzazione: dal 2005 nel mirino di finanza e polizia

PESCARA. Come può uno juventino chiedere in regalo una maglia dell'Inter? Massimo Erodiani, 37 anni di Pescara, portiere di calcio a 5 con l'asd Pino Di Matteo di Paglieta nel campionato 2009/2010 della promozione dalla C alla B, lo fa in lacrime: «Mi duole il cuore da juventino, che cazzo devo fare, ma la maglia di Pazzini me la puoi procurare? Pazzini mi fa impazzire». L'amico Marco Pirani, il medico marchigiano arrestato, risponde: «Io con l'Inter non c'ho problemi».

IL CAPO
Nato a Guardiagrele il 24 ottobre del 1974, Massimo Erodiani, residente in via Vasco de Gama nel quartiere Porta Nuova di Pescara, è considerato dalla procura di Cremona uno dei capi dell'organizzazione capace di truccare le partite per guadagnare soldi a palate. Dalle 611 pagine dell'ordinanza di custodia firmata dal gip Guido Salvini, emerge che, con Erodiani, Pescara è diventata il crocevia delle scommesse con un fiume di denaro.

A tirare le fila dell'affare calcioscommesse c'è proprio lui, ex studente dell'Itc Aterno, titolare di una tabaccheria nella galleria Wojtyla di San Giovanni Teatino e di una sala scommesse in via Tommaso da Celano a Pescara: secondo gli investigatori, anche se di proprietà di un'altra indagata e cioè Francesca La Civita, 30 anni, residente a Pescara, la sala giochi è riferibile a Erodiani.

PANE E PALLONE
Erodiani è uno che mastica pane e pallone da una vita. Prima da giocatore: ha militato in serie B di calcetto con il Raiano e in C a Paglieta centrando una promozione storica. Portiere di calcio a 5 Erodiani, come Gianluca Tuccella del Cus Chieti, un altro coinvolto nell'inchiesta e finito ai domiciliari.

Dal 2005 le scommesse sono il pane quotidiano di Erodiani, una professione che gli ha procurato già grane su grane: nel 2005 e nel 2007 è stato indagato dalla finanza di Pescara per esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa; nel 2009 dai carabinieri di Busto Arsizio per trattamento illecito di dati, falsità materiale commesso dal privato, falsità in scrittura privata e truffa aggravata; nel 2010 dalla polizia di Vasto per simulazione di reato e procurato allarme all'autorità. Reati legati alla galassia delle scommesse - tipici, fanno sapere gli investigatori della squadra mobile, di chi opera in questo mondo - che però non hanno cancellato da Erodiani l'aura dell'insospettabile.

232 AMICI
Duecentotrentadue amici su Facebook, Erodiani, fede juventina, getta fango virtuale sull'Inter: «Quaranta anni di anonimato giustificano quattri anni da ladroni... tornate quello che siete sempre stati... delle merde neroazzurre», scrive sulla sua bacheca.

«Ma Pazzini», dice Erodiani nelle intercettazioni, «mi fa impazzire» e così a Pirani chiede la maglia nerazzurra e pure un invito allo stadio Meazza di Milano per una partita di Champions league: «Se superate gli ottavi, poi, ai quarti mi inviti pure a me a vedere l'Inter, eh?. E Pirani risponde: «Guarda che te basta che mi dici voglio venire».

FANTASIA DI SCOMMESSE
E la conversazione del 7 febbraio scorso prosegue fantasticando sulle scommesse.

Pirani
: Ieri sera ho visto la partita assieme a mio nipote. È entrato dentro casa, mi ha detto: zio Marco gioca il 4 a 3 per l'Inter.
Erodiani: Ah ah (ride, ndr).
Pirani: Il 4 a 3, mi ha detto, e alla fine gli ho detto: vedi il 5 a 3.
Erodiani: 4 a 3, però c'era andato vicino dai.
Pirani: Il 4 a 3, ma lo pagavano 150 ma dimmi una roba: ma c'è qualcuno che te le gioca 'ste robe?
Erodiani: Qualcuno ha giocato ieri un 4 a 3, a me mi avevano giocato sia il 4 a 3 che il 4 a 4: uno 10 euro il 4 a 4, vinceva mille, 1.500 euro.
Pirani: Il 5 a 3 no?
Erodiani: Il 5 a 3, non lo so quanto era quotato, però, fai conto che forse era quotata 160, 170.
Pirani: Eh, dava anche gusto: con 100 euro vincerne 17 mila.
Erodiani: Eh, ma io voglio conoscerlo chi è che mette 100 euro sul 5 a 3 di una partita. Ah, perchè o lo sai o parli con le streghe.

UN GLADIATORE
Orientamento politico «estrema destra» e come citazione preferita «non mollare mai», fan del «Gladiatore» di Russell Crowe, Erodiani viene considerato «organizzatore dell'intera rete di rapporti stabili diretti alla manipolazione delle partite di calcio. Un meccanismo oliato», dice il gip Salvini, «che ruota in particolare attorno a Erodiani e Pirani».

Un personaggio, quindi, di spessore nazionale tanto che la polizia lo fotografa anche prima di un incontro in via Ugo Bassi 7 a Bologna con gli altri componenti dell'organizzazione, a cominciare dagli ex calciatori Antonio Bellavista e Beppe Signori, mister duecento gol in Serie A e Nazionale.

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