Export in calo per i distretti industriali

Vanno male l'abbigliamento e i mobili, bene la pasta e il vino

PESCARA.Si conferma negativa la performance dei distretti abruzzesi (al netto del settore auto) nel corso del 2º trimestre 2011. Dopo la frenata del primo trimestre (-1,3% la variazione tendenziale), peggiora la dinamica nel secondo trimestre con un calo del 3,2% dell'export. Ad affermarlo è il Servizio studi di Intesa Sanpaolo per Banca dell'Adriatico.

A pesare negativamente su questa performance, divergente rispetto alla dinamica positiva registrata dai distretti a livello nazionale (+12,9%), sono i risultati poco incoraggianti dei due distretti del sistema moda abruzzese (l'abbigliamento del sud abruzzese, -9,6% e l'abbigliamento del nord abruzzese, -6,5%) e del distretto del mobilio abruzzese (- 4,2%). Positivi, invece, i risultati registrati dai due poli dell'alimentare abruzzese, la pasta di Fara San Martino (+7,6%) e quello del Montepulciano d Abruzzo (+1,3%), che evidenziano performance in linea con la dinamica in crescita dei distretti alimentari.

«A spiegare i deludenti risultati delle imprese distrettuali abruzzesi, giungono le analisi dalla direzione dei flussi commerciali provenienti dai poli da noi monitorati», prosegue il Monitor dei distretti dell'Abruzzo, «i distretti dell'Abruzzo continuano a perdere terreno in maniera significativa su tutti i mercati tradizionali, dopo i timidi tentativi di ripresa nel corso degli ultimi tre trimestri del 2010. Dopo il -3,8% del primo trimestre, infatti, i distretti evidenziano una contrazione dell'8,8% sui mercati maturi, scontando le significative perdite sul mercato statunitense (-7,5%), tedesco (-7%) e francese (- 5,1%)».

A influire maggiormente sulle dinamiche dei singoli mercati è il distretto dell abbigliamento del sud abruzzese.

«Maggiore dinamicità», afferma ancora il Monitor dei distretti dell'Abruzzo, «mostrano, invece, i mercati emergenti, dove le esportazioni dei distretti abruzzesi crescono del 12,1%, guidati principalmente dalla Russia (+39,9%), Cina e Hong Kong (+37,3%) e Ucraina (+23,6%). E proprio il distretto dell'abbigliamento sud abruzzese che, come segnalato in precedenza, perde posizioni in tutti i principali sbocchi commerciali tradizionali, a evidenziare importanti incrementi nelle esportazioni dirette in questi mercati».

Deludente anche la performance per il polo ad alta tecnologia della regione, il polo Ict dell'Aquila, che nel periodo aprile-giugno del 2011 registra un calo del 27,8% nelle esportazioni, in controtendenza rispetto alla media dei poli italiani dell Ict, che complessivamente crescono del 10,4%.

Infine, conclude il Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell'Adriatico, «le performance non incoraggianti dei distretti abruzzesi trovano riflesso nei dati relativi agli ammortizzatori sociali: nei primi 8 mesi dell'anno le ore autorizzate in Cig (Cassa integrazione guadagni) sono cresciute del 12,6% complessivamente, superando le 3,4 milioni di ore.

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