Farinacci, l'ultimo lavoro

Il volume edito da Mondadori dedicato al Superfascista

La recensione al suo ultimo libro il Centro l'aveva pubblicata, a firma di Sandro Marinacci, il 15 luglio. «Farinacci - Il superfascista» è stata l'ultima fatica di Romano Canosa (Mondadori, 372 pagine, 20 euro). Del Ventennio Farinacci è tra le figure più fosche, si legge nell'articolo.

Di volta in volta l'hanno chiamato «la suocera del regime», «il fascista irriducibile», collaboratore del Popolo d'Italia e fondatore insieme a Mussolini dei Fasci italiani di combattimento, ritenuto «più fascista del Duce», divenne il rappresentante-simbolo dello squadrismo estremo e violento, quello con il manganello facile.

Questa nuova biografia ripercorre le principali tappe della sua parabola fino alla morte avvenuta per fucilazione il 28 aprile 1945. Nato a Isernia nel 1892, figlio di un commissario di polizia, inizia l'attività politica dell'interventismo durante la prima guerra mondiale. Durante il conflitto è corrispondente da Cremona del Popolo d'Italia e caldeggia azioni violente contro pacifisti, cattolici e socialisti. Il ritratto che emerge dal libro di Romano Canosa mette in luce una personalità complessa e controversa di colui che è stato uno dei più influenti gerarchi del regime.