Fas, il piano Abruzzo alla Corte dei Conti

Chiodi: è un passo avanti ma siamo preoccupati per i tempi di trasferimento dei fondi

PESCARA. Il governo ha trasmesso alla Corte dei Conti il piano del Fas Abruzzo. Lo ha detto il presidente Gianni Chiodi in Consiglio regionale rispondendo a un'interrogazione del consigliere Pd Giuseppe Di Pangrazio. Chiodi ha ammesso che la trasmissione non è stata tempestiva.

A causa del passaggio di mano del governo. «Ma il ritardo in qualche modo ci giova», ha aggiunto «perché nel frattempo sono entrate in vigore le norme che indicano alla Corte dei Conti un termine per esprimere il relativo parere. Ora ci stiamo strutturando in anticipo per spenderli». Le strutture tecniche regionali stanno infatti individuando i responsabili di linea del Par Fas all'interno delle singole direzioni. «Si sta lavorando», ha spiegato Chiodi, «alla predisposizione di atti che dovranno essere formalizzati dopo la pubblicazione del Par Fas, quali l'istituzione del comitato di sorveglianza, la redazione delle piste di controllo, degli schemi di concessione dei finanziamenti, dei manuali operativi e la configurazione delle schede di monitoraggio». Sui tempi di trasferimento dei fondi Chiodi non ha potuto dare rassicurazioni. «La cassa dipende dal governo nazionale», ha ammesso «e viste le condizioni del paese qualche preoccupazione l'abbiamo».

Ricordando che il Fas Abruzzo è l'unico, con quello del Molise, ad avere avuto la presa d'atto del Cipe, Chiodi ha aggiunto che non c'è penalizzazione dallo sblocco del Piano Sud. «E' necessario chiarire che la dotazione finanziaria del Piano per il Sud è stata individuata defalcando per ogni regione del Sud una precisa quota dei Fondi Fas assegnata. Tale operazione non ha interessato l'Abruzzo in quanto il via libera al Par-Fas da parte del precedente governo Berlusconi ha comportato il riconoscimento integrale dei fondi assegnati». Sui Fas e sui fondi europei interviene il deputato dell'Udc Pierluigi Mantini: «Chiodi abbia le idee chiare, non basta l'interim ad Antonio Sorgi, in sostituzione di Vanna Andreola. L'Abruzzo», afferma Mantini, «è agli ultimi posti per risorse spese e programmate e il ministro Barca, che ha tutto il nostro sostegno, ha dato un impulso nuovo per recuperare i ritardi e a non perdere i fondi. Come si è fatto in altre regioni, Chiodi potrebbe indire un concorso pubblico per titoli, veloce, trasparente, per impegnare nel ruolo energie professionali giovani e competenti». Secondo Mantini, «il rischio per l'Abruzzo è notevole, non si può perdere tempo, occorrono soluzioni nuove, cultura internazionale, professionalità specifiche».

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