Gatti: 10 milioni per assunzioni stabili

L'assessore regionale: bonus agli imprenditori che scelgono contratti non a termine

PESCARA. Diecimila euro agli imprenditori che assumeranno un lavoratore a tempo indeterminato e 5mila euro a chi trasformerà i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato: sono i bonus previsti dal progetto Lavorare in Abruzzo, finanziato con 10 milioni di euro del Piano operativo 2009-10-11 del Fondo sociale europeo 2007-2013.

Obiettivi dell'iniziativa sono la crescita e la salvaguardia dei livelli occupazionali regionali. A presentare il progetto è l'assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti. «Questo strumento rientra nelle politiche di contrasto alla disoccupazione», spiega Gatti, «è un modo per abbattere il costo del lavoro ed intercettare imprenditori che abbiano voglia di assumere, dando loro un ultimo stimolo».

Il progetto, con i suoi 10 milioni di euro, si rivolge a tutte le aziende operanti in Abruzzo. Le assunzioni dovranno riguardare lavoratori svantaggiati e lavoratori disabili. I beneficiari del bonus dovranno essere assunti con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, purché non inferiore a ventiquattro ore settimanali. Il datore di lavoro o l'impresa dovranno impegnarsi a non licenziare il lavoratore durante i primi ventiquattro mesi successivi all'assunzione.

In fase di selezione dei candidati - le richieste dovranno essere inviate alla Regione Abruzzo entro il 20 aprile - si valuteranno criteri quali, ad esempio, l'appartenenza delle aziende alle Aree di crisi e ai settori dei Poli di innovazione, prodotti e servizi offerto, il mercato di riferimento, la strategia commerciale, il programma degli investimenti, la redditività dell'intervento e il fabbisogno di risorse umane.

«Il programma», prosegue Gatti, «è giunto alla terza edizione. Se in questi anni in materia di occupazione ce la siamo cavata meglio di altre Regioni, è anche grazie a questa iniziativa. "Lavorare in Abruzzo", d'altronde ha prodotto, in 22 mesi, oltre tremila nuove opportunità di lavoro a tempo indeterminato, coinvolgendo oltre 1.000 aziende della nostra regione, finanziate con ben 26 milioni di euro».

«E' un progetto divenuto un modello di contrasto efficace alla dura crisi del mercato del lavoro», aggiunge l'assessore al lavoro, «imitato e replicato in altri territori italiani ed europei perché incide con efficacia su due aspetti cruciali dell'attuale crisi economica: contrasta la precarietà spingendo l'azienda a creare rapporti a tempo indeterminato ed abbatte in modo considerevole il costo del lavoro per le imprese. Nella prima edizione abbiamo, inoltre, garantito l'ingresso di molti giovani e donne nel mercato del lavoro grazie agli incentivi maggiorati per queste categorie».

«Questa iniziativa è anche un messaggio di speranza», conclude Gatti. «Siamo fiduciosi che offrire nuovi stimoli alle imprese possa essere la strada giusta per conservare i livelli occupazionali o comunque evitare, in questa fase di crisi pesanti emorragie di posti di lavoro».

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