Giustizia lenta, Acerbo attacca Paolucci

Il capogruppo Prc: «Il Pd mette la sordina alle inchieste. L’assessore Pdl ora si dimetta».

PESCARA. «La riflessione del segretario Pd, Paolucci è giusta. La prima che voglio dire e che non ho fatto nulla e lo dimostrerò, poi ho due interrogativi: quando finirà il processo? E quanto sarà costato?».
L’assessore regionale del Pdl, Alfredo Castiglione, apprezza le dichiarazioni del segretario Pd e ammette di essere rimasto sorpreso: «dopo oltre 5 anni dalle indagini pensavo ad una archiviazione». Invece la scorsa settimana il giudice per le indagini preliminari della procura di Pescara lo ha rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione per 87 buoni benzina ricevuti in regalo nel 2004 (e mai consumati) per un totale di 500 euro. Sui tempi delle indagini, il segretario del Pd, Paolucci pur non entrando nel merito della vicenda giudiziaria ha sollevato una obiezione. «Sorprendono i tempi della vicenda Castiglione», ha detto Paolucci «cinque anni per un rinvio a giudizio sono tempi inaccettabili».

Ieri sull’argomento sono tornati l’assessore, Castiglione, Paolucci, il senatore del Pdl Fabrizio Di Stefano e il capogruppo di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo.
E proprio da Rifondazione arriva la critica più ostile al segretario del Pd, con una nota dal titolo: «L’incredibile posizione del Pd abruzzese sul rinvio a giudizio dell’assessore Castiglione». «E’ evidente che il Pd abruzzese», scrive Acerbo, «o almeno il suo anagraficamente giovane segretario è impegnato in una campagna per limitare i danni inferti dalle inchieste su Cantagallo, Del Turco, D’Alfonso, Criticare la procura di Pescara è evidentemente più utile che combattere il centrodestra. D’altronde i pezzi grossi del Pdl nazionale non difendono Del Turco? E’ sotto gli occhi di tutti che Pd e Pdl appaiono uniti nella lotta per mettere la sordina su quanto emerge dalle inchieste giudiziarie».

Acerbo poi ritorna nella sua richiesta di dimissioni di Castiglione. «In qualsiasi paese europeo o negli Stati Uniti un politico accusato di corruzione, ma anche per comportamenti privi di rilevanza penale, fa un passo indietro e si dimette», sostiene Acerbo, «da noi, invece, succede in questo caso che si faccia una valutazione a peso, Castiglione avrebbe ricevuto solo 78 buoni benzina per derubricare come irrilevante la vicenda. Quello che è verosimile in tutto i paesi avanzati diventa inverosimile in Abruzzo e in Italia. Ieri partecipava tranquillamente alla seduta della commissione urbanistica del Comune di Pescara il consigliere dell’Udc Vincenzo Dogali per il quale il giorno prima il pm aveva richiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchesta sull’urbanistica. Possibile che queste cose debba notarle un libertario e garantista come il sottoscritto», dice Acerbo, «Il segretario regionale del Pd», che Acerbo ribattezza, «“Luciano Ottaviano Paolucci” è troppo impegnato a fare opposizione alla procura di Pescara».

L’assessore Castiglione rilancia un dubbio e invita a una riflessione. «Francamente portare avanti una inchiesta per una somma di 500 euro e arrivare a un rinvio a giudizio dopo quasi sei anni mi sembra davvero che sia passato troppo tempo, ma ho ugualmente fiducia nella giustizia», dice Castiglione, «con questa mia storia personale però tocco con mano un argomento oggi sulle cronache politiche nazionale, ossia la riforma del processo rendendolo più breve. Io credo che la politica debba fare le riforme, e debba trovare quell’unità su temi di interesse generale al di là degli schieramenti. Il governo sta lavorando al processo breve, mi auguro che sia una riforma condivisa. In merito al mio rinvio a giudizio non ho da dire molto, tranne che non ho nessuna colpa e lo dimostrerò».

«Processo breve», è quanto sollecita anche il senatore Pdl, Di Stefano. «Mi fa piacere l’obiettività di Paolucci che questa linea la ribadisce per i due schieramenti», dice il senatore del pdl, «tuttavia il segretario del Pd dovrebbe discuterne all’interno del suo partito che è contrario al processo breve. In nessun modo tuttavia la vicenda di Castiglione può essere accostata ad altre inchieste giudiziarie che coinvolgono il centrosinsitra che sono davvero di gran lunga più gravi. Noi come Pdl siamo convinti solo che la riforma della giustizia va fatta».