Guida Michelin, sei stelle per l'Abruzzo

Il Reale di Niko Romito a Castel di Sangro è ancora il migliore ristorante della regione

PESCARA. Il cielo gastronomico dell'Abruzzo si arricchisce di altre due stelle. Sono le stelle dell'eccellenza sancita dall'edizione 2012 della Guida Michelin dei ristoranti presentata ieri. In testa a tutti gli altri abruzzesi c'è ancora Niko Romito, il giovane chef che ha dapoco trasferito il suo ristorante Reale da Rivisondoli a Castel di Sangro, al quale la guida francese ha confermato le Due stelle.

E' stata confermata la stella (una) ai due ristoranti abruzzesi che già l'avevano nelle scorse edizioni della «Guida rossa» (Cafè Les Paillotes di Pescara e Villa Maiella di Guardiagrele).

Da ieri, due nuovi ristoranti abruzzesi si aggiungono alla prestigiosa lista della Michelin (1350 pagine, 22 euro) - che, con i suoi 111 anni di vita, è la più antica guida gastronomica - con una stella per ciascuno: la Magione Papale dell'Aquila e La Bandiera di Civitella Casanova.

La Michelin (1350 pagine, 22 euro), con i suoi 111 anni è la più antica guida gastronomica.

Il Cafè Les Paillotes di Pescara ha vistoconfermata la sua stella per il terzo anno consecutivo. Il ristorante sul mare della famiglia De è Cecco guidato dallo chef Antonio Strammiello, cresciuto nelle grandi cucine italiane e europee (da Heinz Beck che lo considera il suo allievo più talentuoso, ad Alain Ducasse), con la direzione di Andrea Zana.

Stella confermata (secondo anno di seguito) anche per il Villa Maiella di Guardiagrele della famiglia Tinari, alla terza generazione, considerata una delle più importanti enclave della cucina tradizionale di territorio, sotto la guida di Peppino Tinari e sua moglie Angela, che oggi possono contare sulle esperienze fatte in Italia e in Francia dai figli Pascal e Arcangelo.

A loro si affiancano da ieri altri due locali «stellati». La Bandiera di Civitella Casanova è un ristorante gestito, da decenni, della famiglia Spadone, un altro dei luoghi della grande cucina abruzzese. Ma la sorpresa è rappresentata dal ristorante aquilano Magione Papale dello chef William Zonfa.

Per la famiglia Spadone (la storia, anche familiare, è simile a quella dei Tinari di Villa Maiella) è il premio a oltre trent'anni di attività che ha visto trasformare una trattoria di campagna, aperta dalla signora Anna, scomparsa qualche anno fa, in un elegante ristorante relais della campagna pescarese attento all'identità territoriale, che vede al lavoro Marcello Spadone e sua moglie Bruna, già affiancati dai figli Mattia (in cucina) e Alessio (in sala) giovanissimi ma già arricchiti da esperienze in grandi ristoranti in Italia e all'estero.

Nel caso di William Zonfa, la stella della Guida Michelin è un premio alla sua creatività in una nuova avventura, supportata dall'investimento di un imprenditore locale, in un locale che offre spazi e modalità per le diverse attività di ristorazione, nato dal recupero di un antico mulino immerso nel verde.

Zonfa ha fatto esperienza nel Vinalia di Marzia Buzzanca, crollato con il terremoto che ha devastato il centro storico del capoluogo proprio nell'anno in cui stava per essere consacrato proprio dalla Michelin.

L'Abruzzo, inoltre, mette in campo già una promessa per la guida 2012: si tratta del giovane chef Nicola Fossaceca titolare con il fratello Antonio del ristorante Al Metrò di San Salvo Marina, già da qualche anno considerato tra i cuochi emergenti di nuova generazione dalle principali guide gastronomiche e ora maturo per un ulteriore salto.

Il Molise perde, invece, la sua unica stella, che deteneva ininterrottamente dal 1995, quella per Vecchia trattoria da Tonino a Campobasso della coppia composta da Aldo Casilli e da sua moglie Maria Margherita Lombardi.

A livello nazionale, la Michelin 2012 ha sancito un nuovo ingresso nel club esclusivo della gastronomia, quello delle Tre stelle. Si tratta di Massimo Bottura, chef dell'Osteria francescana di Modena.

Per quanto riguarda, infine, il primato regionale, la Lombardia è la regione più stellata (56 esercizi), seguita dal Piemonte. Al terzo posto, a pari merito, si classificano Campania ed Emilia.

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