ABRUZZO

I costruttori preoccupati: legge "salva-Superbonus", il governo rema contro

La norma dev'essere definita dal consiglio regionale ma l'Ance esprime  perplessità sulla sua entrata in vigore. L'ironia di Fina (Pd) e Taglieri (M5s)

Allarme dell'Ance sulla legge regionale "salva-Superbonus". L'Associazione nazionale dei costruttori edili chiede che il governo non blocchi l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza una soluzione strutturale alternativa.

leggi anche: Legge "salva-Superbonus", c'è il primo via libera La giunta regionale approva lo schema che prevede l'acquisto dei crediti fiscali dalle banche ad un prezzo minore rispetto al valore nominale e che poi saranno compensati con imposte e contributi tramite F24

“Se il governo blocca l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, che si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno”, spiegano la presidente Ance Nazionale Federica Brancaccio, e il presidente Ance Abruzzo Antonio D’Intino, commentando le notizie per cui il governo starebbe per inserire nel decreto legge sul Pnrr una norma che di fatto bloccherebbe la facoltà degli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi.

“Speriamo che si tratti di un errore", continuano Brancaccio e D’Intino, “è da ottobre che aspettiamo di capire come si pensa di risolvere una situazione che è diventata drammatica: non ci rendiamo conto delle conseguenze devastanti sul piano economico sociale di una decisione del genere”. 

Scendono in campo anche il Movimento 5 stelle e il Partito democratico."Eccola la Super propaganda di Lega, Fratelli D'Italia e Forza Italia", dice il capogruppo M5S in Regione Abruzzo, Francesco Taglieri, primo firmatario della proposta di Legge sul Superbonus regionale, "le notizie odierne sul Superbonus 110% mettono in luce quanto questi signori siano incapaci di rappresentare gli interessi degli italiani e degli abruzzesi. Da un lato, il Governo sbandiera autonomia regionale, dall'altra, mettono i bastoni tra le ruote alle stesse Regioni, con l'aggravante di delegittimare proprio quegli Enti amministrati dalla loro compagine politica". 

"Siamo di fronte ormai a una farsa", dice il senatore Michele Fina, segretario del Pd abruzzese, "la Regione Abruzzo di Marsilio annuncia in pompa magna la legge per lo sblocco dei crediti fiscali e neanche ventiquattro ore dopo riceviamo notizia che il governo Meloni sta pensando al divieto alle Regioni per l'acquisto dei crediti: Flaiano avrebbe detto 'la situazione è grave ma non seria'".