«I lavoratori passino con le Asl»

Proposta della commissione Marino al vaglio degli uffici regionali.

CHIETI. Diritto alla salute e diritto al lavoro: il primo non può essere tutelato senza garantire la possibilità di esercitare anche il secondo. E’ la novità che emerge dal secondo giro ispettivo a Chieti della commissione parlamentare presieduta dal senatore del Pd Ignazio Marino.
Un’altra lunga giornata di sopralluoghi e audizioni nei centri che accolgono i malati psichici del gruppo di Vincenzo Angelini. Primo giro al mattino alle Villette e all’ex Paolucci, poi l’incontro in prefettura alla presenza del subcommissario regionale, Giovanna Baraldi, del direttore generale dell’assessorato alla sanità Maria Crocco, del direttore generale della Asl unica di Chieti-Lanciano-Vasto, Francesco Nicola Zavattaro e del sindaco Francesco Ricci.

Quindi l’intervento nella sala consiliare della Provincia, con il relatore della commissione speciale Lionello Cosentino, Alfonso Mascitelli (Idv) e Giovanni Legnini davanti a una platea composta da oltre cento dipendenti di Angelini riuniti dai sindacati Cgil e Cisl. «Vedo una luce alla fine del tunnel e sono moderatamente ottimista», commenta il senatore Marino alla fine della giornata di lavori. «Abbiamo verificato come procede il trasferimento dei malati e posso dire che stanno trovando sistemazione in luoghi e ambienti più idonei. La loro condizione è significativamente migliorata» ribadisce il presidente della commissione, «ora però bisogna risolvere tutti gli altri problemi e per riuscire dobbiamo lavorare tutti insieme».

La novità protrebbe riguardare appunto il futuro del personale che in questi anni ha assistitito i malati. «Siamo preoccupati per gli infermieri e i medici che rimanendo in un limbo da febbraio, senza ricevere gli stipendi, hanno seguito sempre con grande dedizione e professionalità i pazienti. La nostra presenza a Chieti», ribadisce Marino nel suo intervento all’assemblea di Villa Pini, «spero dimostri che non vogliamo lasciarvi soli e che torneremo qui finchè il problema non sarà risolto».

Ma qual è la soluzione? «Abbiamo indicato un percorso», spiega Marino, «la dottoressa Baraldi si è impegnata a valutare la possibilità di una negoziazione tra Regione e ministero per riassorbire il personale di Villa Pini nel servizio pubblico, garantendo al tempo stesso un risparmio per la spesa sanitaria della Regione». Esame che potrà essere fatto in pochi giorni. Ma il subcommissario Baraldi chiarisce poco dopo che la possibilità di assorbire il personale nel sistema sanitario regionale potrebbe riguardare soltanto una parte degli operatori: gli addetti alle strutture di psicoriabilitazione del gruppo Villa Pini. Chiarimento necessario, perché intervenendo alla trasmissione «Ottovolante» di Rete 8, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha detto che «a oggi non è ipotizzabile che tutti i dipendenti della casa di cura passino al pubblico».