Il Pdl cancella "Neve Azzurra"

Niente kermesse a Roccaraso: "Non ci sono le condizioni politiche". Il partito fa annullare la festa. Sulla decisione pesano i guai giudiziari di Aracu ma anche i dissidi nel partito

ROCCARASO. Era diventata la festa politica italiana di inizio anno. L’arena dove i leader politici riprendevano a discutere dopo le vacanze di Natale. Una vera quarta “Camera” (le altre sono Montecitorio, Palazzo Madama e Porta a Porta).

Ma soprattutto era la creatura di quel pattinatore della politica abruzzese che è Sabatino Aracu, deputato del Pdl, e prima di Forza Italia, ideatore e animatore di una kermezze che per sei anni, nella settimana dopo l’Epifania, ha ospitato big come Gianfranco Fini, Giulio Tremonti, Enrico Letta, Renato Brunetta, Franco Frattini.

Quest’anno Neve Azzurra non si farà. Da Roma hanno chiesto ad Aracu di fermare la macchina organizzativa e il deputato pescarese lo ha fatto. «Da uomo di partito ho obbedito», ha confidato amareggiato ai suoi più stretti collaboratori. Il motivo? Impegni parlamentari pressanti, il voto sul processo breve: cose romane, che probabilmente sono anche vere ma che nascondono soprattutto l’imbarazzo del Pdl per le vicende giudiziarie che in questi mesi hanno interessato Aracu (ambienti del Pdl descrivono un Fabrizio Cicchitto molto irritato con il parlamentare), indagato nella sanitopoli abruzzese aperta dalle rivelazione del patron di Villa Pini Enzo Angelini.

Una frenata arrivata all’ultimo minuto perché il programma era già pronto. E sul sito della manifestazione, www.neveazzurra.net, venivanp già indicate le date, 11-17 gennaio, senza che i vertici del partito nazionale e regionale, dicono ora nel Pdl, ne avessero preventivamente discusso. Ora sulla hopa page del sito c’è la lettera con cui Aracu annuncia l’annullamento di manifestazione e programma. Tra gli appuntamenti saltati quello tra il ministro Giulio Tremonti (ospite abituale di Neve Azzurra) e il segretario del Pd Pier Luigi Bersani; Luciano Violante avrebbe poi duettato con il ministro della Giustizia Angelino Alfano, mentre Walter Veltroni si sarebbe confrontato con Roberto Maroni. Ma soprattutto c’era attesa per Silvio Berlusconi. Negli anni scorsi il presidente del Consiglio si era sempre collegato telefonicamente nel giorno di chiusura della manifestazione, ma lo scorso anno aveva promesso una presenza non virtuale, e a Neveazzurra, al netto dell’incidente di Milano, si nutriva qualche speranza sulla sua presenza.

Il vicecoordinaotre del Pdl Fabrizio Di Stefano aggiunge un elemento più politico per spiegare l’annullamento della manifestazione: il Pdl, dice Di Stefano, «ha l’esigenza di raccordare l’evento con la struttura di un partito nato da poco». In parole più chiare (e questo è il secondo vero motivo dell’annullamento di Neve Azzurra) nessuno nel Pdl abruzzese se l’è sentita di lasciare ad Aracu la gestione di una passerella così importante per il partito. Men che meno Di Stefano e il coordinatore regionale Filippo Piccone.
L’unico a rammaricarsi sinceramente per l’annullamento è, a parte Aracu, il sindaco di Roccaraso Armando Cipriani: «Ho appreso questa notizia con profondo rammarico», dice il sindaco, «spero che il Pdl ci possa ripensare e spostare la data più avanti. Per Roccaraso dal punto di vista della promozione è un duro colpo».