il caso

Il sito della Regione Abruzzo rimanda a un portale porno

In una delle news del portale istituzionale, probabilmente a causa dell'intervento di un hacker, è presente un link che porta ad un sito a luci rosse cinese

PESCARA. Il sito della Regione diventa a luci rosse. In una news in cui si parla del Progetto Universo Donna è stato inserito un rimando ad un sito porno. Il post in questione non è presente nella home e nella sezione "News e avvisi" del portale istituzionale, ma il link era ancora attivo nel momento in cui è stato scritto questo pezzo (alle 20 di mercoledì 24 febbraio) e facilmente rintracciabile con un qualsiasi motore di ricerca. Finché l'indirizzo non sarà disattivato, accedervi è dunque semplicissimo ma sconsigliamo ai lettori di farlo per non rischiare di infettare il proprio computer e/o incorrere in qualche truffa.

A denunciare il link sospetto è stato il consigliere comunale di Pescara Armando Foschi, componente dell’associazione Pescara Mi Piace. Foschi precisa sulla sulla sua pagina Facebook, di «fare attenzione nel cliccare sul link in questione inserito sul sito della Regione Abruzzo, poiché, al posto di quello ufficiale, compare un altro di diverso genere: a luci rosse!». «Progetto Universo Donna, questo il titolo dell’iniziativa della Regione Abruzzo», dice Foschi, «ma se si clicca sul link di riferimento a corredo del bando, compare ben altro. Immagini non consigliabili a persone deboli di cuore», ironizza Foschi. «Un sito a luci rosse, straniero, con immagini eloquenti ma frasi intraducibili, per chi non non conosce il cinese».

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È probabile che il sito della Regione sia stato hackerato e non sarebbe la prima volta. Qualche mese fa ha subito un altro attacco informatico a firma di un gruppo di hacker che si rifacevano alle posizioni dell'Isis. I pirati informatici avevano violato il portale istituzionale inserendo in una sezione del sito un messaggio della sedicente Moroccan Islamic Union, scritto in un inglese approssimativo in cui si diceva: «L'Iraq sarà il cimitero dell'Italia».