Imprese: più risorse per l'aeroporto

Cna: scalo essenziale per lo sviluppo ma troppi enti pubblici sono assenti

PESCARA. «Troppi enti pubblici assenti o disinteressati, privati alla finestra. Fino a dare l'idea che il futuro dell'aeroporto d'Abruzzo interessi pochissimi». Lo afferma il presidente regionale della Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato), Italo Lupo, all'indomani delle conclusioni dei lavori dell'assemblea della Saga, la società per azioni che gestisce lo scalo abruzzese, che ha ridisegnato l'assetto del consiglio di amministrazione.

E' di appena una settimana fa la nomina a presidente della Saga di Lucio Laureti, pescarese, docente di economia internazionale all'università d'Annunzio di Chieti-Pescara e all'ateneo di Bari.«L'aeroporto», ha detto Laureti in un'intervista al Centro subito dopo l'insediamento, «rappresenta il futuro della nostra regione, dei nostri corregionali e soprattutto delle prossime generazioni. In una regione dove l'aeroporto non solo funziona meno delle proprie potenzialità, ma al tempo stesso non è un gioiello di efficienza, modernità e rappresentativo delle potenzialità e bellezze regionali, è difficile parlare di crescita, sviluppo e turismo».

«Rispettando un nostro im pegno assunto pubblicamente in estate», dice Lupo, «abbiamo sottoscritto una quota del capitale sociale della Saga, per un importo che supera i 15mila euro. Una piccola cifra, che, tuttavia, rivela la nostra volontà di contribuire, non solo a parole, allo sviluppo di una infrastruttura che tutti nei documenti ufficiali giudicano strategica e decisiva per le sorti del turismo e delle attività economiche regionali, ma che alla prova dei fatti vede solo un timidissimo sostegno da parte di pubblici e privati».

«A parte Regione Abruzzo, camere di commercio e Comune di Pescara, che detengono quote significative del capitale sociale», spiega il presidente dell'associazione di piccole e medie imprese, «dall'elenco dei soci risulta come gli altri enti pubblici brillino per la loro assenza, compresi quelli che sull'aeroporto hanno interessi territoriali diretti: Provincia di Pescara e Comune di Chieti hanno quote appena simboliche, inferiori ai contributi erogati a sagre estive. Mentre nessun altro ente locale dell'area urbana, come Montesilvano, Francavilla o la Provincia di Chieti, senza citare i principali centri costieri che vivono di turismo estivo, sottoscrive un solo centesimo per la sola struttura che collega l'Abruzzo all'Europa».

«Stupisce poi», aggiunge il presidente regionale della Cna, «l'esiguità della presenza del sistema bancario locale (Caripe a parte, solo spiccioli da Tercas e Carichieti), delle grandi aziende di trasporto pubblico e privato (Arpa e AirOne investono meno di noi, la Gtm neppure c'è), mentre la presenza privata si limita a qualche presenza significativa (è il caso di Filippo De Cecco) e altre di mera "testimonianza"».

A detta di Lupo, tocca ora al neo presidente della Saga, Lucio Laureti, e al rinnovato consiglio di amministrazione della società mettere in atto una più proficua strategia dell'attenzione verso il territorio. «Perché», spiega il presidente della Cna Abruzzo, «i progetti che puntano a un ridimensionamento dei piccoli aeroporti, messi nero su bianco prima da una commissione parlamentare d'inchiesta e poi da uno studio dell'Enac non sono mai stati cancellati».

Per questo, il nuovo assetto della Saga, secondo Lupo, «deve porsi rapidamente il problema del suo sviluppo: i buoni risultati raggiunti dalla gestione Mannetti, devono rappresentare la base di partenza, ma occorrono risorse aggiuntive».

«E' vero», afferma ancora il rappresentante delle piccole e medie imprese, «il traffico passeggeri, a Pescara, nel 2011 segna un incremento doppio della media nazionale (a ottobre +17% contro una media del 7,2%), ma è vero anche che altri piccoli scali come Ancona, Rimini, Trieste hanno saputo fare meglio di noi, andando largamente sopra il 20%».

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