In cento lasciano gli hotel della costa

È scaduto il soggiorno gratuito per i proprietari di case agibili

L’AQUILA. Hanno lasciato in cento gli alberghi della costa per far ritorno nelle loro case agibili (A). A dare l’aut aut agli aquilani rimasti - nonostante le ordinanze del sindaco - negli hotel a spese dello Stato, è stata la Protezione civile. A non lasciare le sistemazioni sulla costa sono solo quelle famiglie che hanno presentato ricorso contro la classificazione A della loro casa o che hanno problemi di salute. Tutti gli altri che hanno deciso di restare, potranno farlo ma pagando di tasca propria i conti. La Protezione civile ha anche smentito le voci, riportate da qualche organo di stampa, che indicavano la presenza negli alberghi ancora di oltre 5.000 famiglie con casa agibile. Una confusione derivata dal fatto che le famiglie con casa agibile sono complessivamente 5.200.

RISTRUTTURAZIONI. Intanto, il Comune dell’Aquila ha precisato le indicazioni che seguirà nella concessione dei fondi (finora sono disponibili 20 milioni di euro) per la ristrutturazione della case di categoria B e C. Quanto all’erogazione del contributo il Comune si organizzerà nel seguente modo: la prima rata, pari al 25% del contributo medesimo, sarà erogata al richiedente a seguito della presentazione del primo stato di avanzamento delle opere, autorizzato dal direttore dei lavori con certificato di pagamento e relativa fatturazione. La seconda e la terza rata, del 25% ciascuna, verranno pagate sulla base di successivi stati di avanzamento dei lavori autorizzati dal direttore dei lavori, con apposito certificato di pagamento e con relativa fatturazione da cui risulti una spesa complessiva di importo almeno pari al 50% (seconda rata) e al 75% (terza) del contributo ammissibile.

Il saldo, vale a dire l’ultimo 25%, sarà concesso entro 30 giorni dall’acquisizione della comunicazione di conclusione dei lavori e regolare esecuzione con le fatture quietanzate che dovranno essere trasmesse al Comune entro 10 giorni dall’erogazione del relativo importo. Le fatture vengono intestate al soggetto che ha titolo a richiedere il contributo e a riscuotere le rate e il saldo.

TRASLOCHI. Sono previsti anche rimborsi per coloro che dovranno svuotare le case. A questi, - fatta eccezione per i proprietari di immobili classificati A - sarà riconosciuto un rimborso fino a 5 mila euro per le spese di trasloco e per il deposito temporaneo dei mobili. Per ottenere il contributo, si dovrà presentare una richiesta al Comune, con la documentazione fiscale delle spese sostenute.

SISTEMAZIONI AUTONOME. Anche il contributo di autonoma sistemazione. Il tetto massimo passa da 400 a 600 euro. Per una famiglia con un singolo componente, il contributo diventa di 300 euro, con due componenti 400, con tre o più componenti 600. Questi valori sono incrementati di 200 euro per ogni componente di età superiore a 65 anni o portatore di handicap o invalido con una percentuale non inferiore al 67%. Nel caso di una famiglia di 5 persone, di cui due anziani oltre i 65 anni, il contributo sarà pari a 1.000 euro. Naturalmente, bisogna fare sempre riferimento alla composizione anagrafica delle famiglie al 6 aprile. I contributi sono esentasse.

INDENNIZZI. Oltre a quelli previsti per i titolari delle attività produttive con l’ordinanza 3789 - che prevede risarcimenti anche per i privati che hanno perso beni mobili nei loro fabbricati classificati E - i proprietari di negozi, pubblici esercizi e di tutte le attività produttive obbligate a chiudere per il G8, possono ottenere un indennizzo sulla base della dichiarazione dei redditi presentata nel 2008, rapportata ai giorni di chiusura. Basterà trasmettere una richiesta alla Protezione civile, entro trenta giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza numero 3797.

CENSIMENTO. E’ salito a quota 6.200 il numero delle dichiarazioni, relative al fabbisogno alloggiativo, già protocollate. Ieri sono state 1.700 le domande protocollate, mentre i moduli distribuiti sono stati 2.000.