L'Abruzzo e il sud tra Cina e Gheddafi

di Roberto Marino
Ma che bella idea quella dell'economista Giacomo Vaciago (foto). I guai dell'Italia? Basta affittare il sud ai Cinesi

Ma che bella idea quella dell'economista Giacomo Vaciago. I guai dell'Italia? Basta affittare il Sud ai cinesi e in 30 anni si aggiusta tutto. Al di là dell'ironia del professore, un giorno sì un altro pure c'è sempre qualche genio del Nord-Est che spara sul Mezzogiorno. Anche il ministro Renato Brunetta, quello dei fannulloni, quello che vede e capisce prima e meglio di tutti, ha nel mirino il Sud: l'Italia - pontifica - sarebbe migliore se non ci fosse questa palla al piede delle regioni meridionali. E allora? Vogliamo cederle all'amico Gheddafi che ci dà lezioni su come si trattano le donne e poi mitraglia i nostri pescatori?

Il problema vero è che tutta l'Italia se la passa male. E con certi ministri non si va avanti. L'economia si sta riprendendo a fatica, ma non si creano posti di lavoro, i giovani bivaccano nelle famiglie fino a 40 anni, senza aspettative. Altro che bamboccioni.

Ogni regione ha i suoi guai. L'Abruzzo, poi, non ne parliamo: il debito della sanità inchioda tutti. Non si riesce a dare nemmeno un po' di soldi alle scuole. Ridotti gli aiuti per le famiglie sfortunate. E la ricostruzione dell'Aquila? Prima ancora di farla partire, Chiodi e il suo staff sono stati costretti per tre giorni a girovagare tra i palazzi romani per scovare i soldi per le emergenze. Occorrono 170 milioni. Giusto un anno fa, Berlusconi a Onna annunciò 20 miliardi per la rinascita. C'è qualcosa che non quadra.

La Questione meridionale compie 150 anni, più o meno gli stessi dell'Unità d'Italia. E' una disgrazia che viene da lontano, purtroppo. Il Nord non è proprio estraneo nè esente da colpe. L'Abruzzo ha saputo riscattarsi, chi ci avrebbe scommesso ai tempi di Marcinelle. Eppure il benessere è arrivato. Il problema adesso è difenderlo, consolidarlo, trasferirlo anche alle nuove generazioni. Ma questo è un altro discorso, che la classe politica abruzzese non può ignorare.
In attesa che l'ideona di Vaciago diventi realtà, l'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo è partito per la Cina con largo anticipo e largo seguito. Speriamo che il viaggio del Marco Polo teatino dia frutti e non resti solo un album di foto per i nipotini. Gli agricoltori abruzzesi non vorrebbero rimpiangere il mancato affitto ai cinesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA