agricoltura e allevamento

L’Abruzzo riscopre il maiale nero

Slow Food e gli allevatori dell’Ara insieme per il recupero del suino

PESCARA. La salvaguardia del maiale nero d’Abruzzo, modello di allevamento rispettoso dell’ambiente, del benessere animale, dell'identità del territorio. Opportunità per la gastronomia regionale, di nuova occupazione e, non ultima, opportunità di rivalutazione dei territori incolti nelle zone montane e pedemontane d'Abruzzo da adibire ad allevamento estensivo in modo tradizionale. C'è tutto questo nel progetto per il recupero e la tutela del maiale nero, razza autoctona abruzzese, che vede insieme l’associazione Tutela del maiale nero d’Abruzzo, Slow Food Abruzzo-Molise e l’Associazione regionale allevatori (Ara) nell'accogliere l'approvazione del disciplinare di produzione. Finalmente una base operativa affinchè il suino dal manto nero, perla della biodiversità domestica abruzzese, torni sul mercato. Prioritariamente nei luoghi di produzione, ovvero in filiera corta: «Attualmente si contano cinquanta scrofe attive e una quindicina di allevamenti equamente distribuiti nelle province di Chieti, Pescara e l'Aquila. E nuovi allevatori sono in procinto di aderire al progetto» spiega Simone Angelucci, veterinario e presidente dell’associazione Tutela del maiale nero d’Abruzzo. Sebbene di nicchia, la produzione del suino autoctono abruzzese è importante perchè strettamente legata all'identità del territorio, sottolinea Angelucci, «significa recuperare un pezzo di identità appartenente al territorio delle genti d'Abruzzo». Il maiale nero, l'animale più prezioso nell'economia domestica contadina in questo lembo di Appennino, è razza antichissima originaria della Campania e già nota ai romani, divenuta poi quasi introvabile dopo l'avvento della suinicoltura industriale. «Oggi, dopo studi, ricerca e attenta selezione, la razza autoctona abruzzese torna a ripopolare la regione» conferma Raffaele Cavallo, presidente Slow Food Abruzzo-Molise. Al fine di promuovere la conoscenza ed il consumo dei prodotti del maiale nero abruzzese, sono state organizzate serate gastronomiche a tema. La prossima è per domani ore 20 a Guardiagrele, ristorante Villa Maiella dello chef stellato Peppino Tinari e famiglia, allevatori in proprio del pregiato suino.

Jolanda Ferrara

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