L'Aquila, il Procuratore Rossini assicura di chiudere tutte le inchieste entro tre anni, come prevede la legge sul processo breve

"Il processo breve prevede che le indagini preliminari si concludano in tre anni. Noi ce la faremo, anche se sui successivi gradi di giudizio non possiamo garantire niente". Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, in svolgimento all'Aquila alla presenza del ministro Alfano. Il procuratore, in precedenza, aveva incontrato i genitori degli studenti vittime del terremoto di aprile, rassicurandoli sulla celerità delle indagini in corso: duecento, legate ai crolli di strutture pubbliche e private. Interviene anche l'avvocato del comitato delle vittime, Simona Giannangeli (nella foto a sinistra) "Il processo breve ci allarma e inquieta"

"Il processo breve prevede che le indagini preliminari si concludano in tre anni. Noi ce la faremo, anche se sui successivi gradi di giudizio non possiamo garantire niente". Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, in svolgimento all'Aquila alla presenza del ministro Alfano. "Comunque - ha aggiunto rossini - non esprimiamo alcun giudizio definitivo sul processo breve, poichè non conosciamo ancora il testo definitivo e quindi aspettiamo per una valutazione globale".
Il procuratore, in precedenza, aveva incontrato i genitori degli studenti vittime del terremoto di aprile, rassicurandoli sulla celerità delle indagini in corso: duecento, legate ai crolli di strutture pubbliche e private.

Protesta silenziosa dei magistrati nell'inaugurazione dell'anno giudiziario nel distretto abruzzese, all'Aquila. Alcuni assistono alla cerimonia con la Costituzione tra le mani. Del gruppo fanno parte i Pm della Procura di Pescara Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, tra i componenti del pool che, con il procuratore capo, Nicola Trifuoggi, gestisce l'inchiesta legata alle presunte tangenti nella sanità che, nel 2008, ha decapitato la Giunta regionale abruzzese, allora guidata da Ottaviano Del Turco. Di Florio partecipa alla cerimonia anche nella sua veste di presidente abruzzese dell'Associazione Nazionale Magistrati.