la firma del masterplan

L'Aquila, il sigillo di Renzi su 77 interventi per l'Abruzzo: "Qui progetti concreti"

Previsti investimenti per un miliardo e mezzo di euro. Ricevuta una delegazione di lavoratori di diverse aziende in crisi che attendevano il premier davanti all'auditorium del Castello. Poi il viaggio verso Bari

PESCARA. «Qui scopro una passione, progetti concreti, riconosco nella passione e nella cura del singolo progetto, un coinvolgimento che è lo stesso che ha portato me a fare il sindaco». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, stamane a L’Aquila per firmare il Patto per l’Abruzzo. «Il master plan è uno straordinario strumento che tiene l’infinitamente piccolo con l’infinitamente grande», ha aggiunto Renzi dopo l'introduzione del presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso.

Renzi ai sindaci d'Abruzzo: "C'è passione nei vostri progetti"
Il premier Matteo Renzi questa mattina ha incontrato insieme al governatore D'Alfonso i sindaci d'Abruzzo per la firma del masterplan che porterà un milardo e mezzo di lavori subito cantierabili. "Sono progetti entusiasmanti", ha detto il presidente del Consiglio. "Nella passione e nella cura dei vostri progetti riconosco quello spirito di coinvolgimento che mi spinse a fare il sindaco". (video di Raniero Pizzi)

I due si sono incontrati all'auditorium del Castello dell'Aquila per la firma del Patto per l'Abruzzo, il master plan approvato dal governo che porterà all'Abruzzo un miliardo e mezzo di euro per opere cantierabili in poco tempo. Il porto di Ortona (40,5 milioni), la bonifica della discarica dei veleni di Bussi sul Tirino (60 milioni), l'adeguamento della Mausonia (52 milioni), la mobilità nell'Alto Sangro (28,5 milioni), l'aeroporto di Pescara (21 milioni) e tante altre opere di recupero e di infrastrutture. E le fabbriche? Dalle 8 di mattina fuori dall'auditorium è iniziato il sit-in dei lavoratori della Vesuvio di Avezzano, della Iker, della Tecnolabs, della Intecs, i lavoratori dei call center gestiti da Globe Networks e anche i precari della giustizia.

Renzi all'Aquila, la protesta di chi è senza lavoro
Lo hanno atteso davanti all'auditorium del Castello per esporli l'emergenza lavoro in Abruzzo. Sono i lavoratori della Vesuvio di Avezzano, della Iker, della Tecnolabs, della Intecs, i lavoratori dei call center gestiti da Globe Networks e anche i precari della giustizia. Alcuni di loro sono stati ricevuti dal premier dopo la firma del masterplan. Ecco i motivi della loro protesta (a cura di Marianna Gianforte)

Appena arrivato nella sala progettata da Renzo Piano per la firma del Masterplan Abruzzo, Renzi ha rivolto un applauso ai sindaci schierati nei posti che si trovano sul fondo del palcoscenico dell'auditorium, andando in particolare verso il primo cittadino di Tornimparte (L'Aquila), Umberto Giammaria. «Abbiamo messo molte risorse per voi, buon lavoro» ha detto Renzi parlando agli amministratori cui ha rivolto anche un lieve inchino. Prendendo posto poi ha detto «io mi metto a sinistra» con una battuta prima di sedersi, però al centro del tavolo dei relatori con il sottosegretario Claudio De Vincenti e il presidente D'Alfonso.

Quest'ultimo ha preso la parola per primo. «Quando sei venuto il 25 agosto hai annunciato il masterplan per Sud e ti eri augurato che l'Abruzzo fosse tra i primi a firmare e oggi siamo arrivati qui - ha ricordato D'Alfonso -. Ti ringrazio anche per l'atteggiamento nella difesa del mare blu contro i pezzi di ferro, che era stato il tema prevalente di quella giornata», con cortei di rivoltosi, lanci di sanpietrini e manganellate della polizia. Sulla ricostruzione all'Aquila il governatore ha detto che «da quando ci sei tu abbiamo avuto le risorse per questa città ferita, oggi abbiamo 6 miliardi e 92 gru, quasi come una alberazione tecnologica. Qui si coltiva anche ricerca con Università e Gran Sasso Institute, qui si coltiva lavoro di qualità».

«Questa città ha bisogno di un ulteriore aiuto affinché il bilancio comunale possa uscire dalle secche e dalla sacche», ha aggiunto poi D'Alfonso sul tema del contributo straordinario che serve al Comune capoluogo per compensare minori entrate dovute al sisma e approvare il bilancio. «Abbiamo messo in campo 77 interventi, alcuni meriterebbero la santificazione - ha detto poi sul Masterplan -. Cialente scherza sulla mia religiosità, oggi è San Pasquale di Baylon protettore dei pastori e noi ci siamo messi in cammino davvero come pastori. Su tutti la diga di Chiauci da 40 anni in attesa di completamento, farà funzionare la Pilkington». Tra gli altri interventi citati, la banda larga, le piste ciclabili e Abruzzo regione della vista (20 i milioni in programma da Masterplan).

D'Alfonso: "Un grande risultato per tutto l'Abruzzo"
Il presidente D'Alfonso, affiancato dal vice presidente Lolli e dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, commenta la visita di Renzi nel capoluogo abruzzese per firmare il Master Plan che porterà in Abruzzo investimenti per un miliardo e mezzo di euro (video Marianna Gianforte)

Quindi ha preso la parola Renzi: «Bisogna finirla con lo scontro tra lavoratori e imprenditori, perché c’è un interesse unico, quello alla crescita. Da sinistra bisogna riconoscere che bisogna fare la guerra non alla ricchezza ma alla povertà». E poi ancora: «Se riusciamo a introdurre la questione della flessibilità sull’economia, e l’anno dopo a dire "basta con la paura sull’immigrazione", l’anno dopo potremo fare cose importanti sulla cultura. Ma non servirà a niente se non riusciremo a riformare la cosa pubblica. Dobbiamo essere capaci di darci dei tempi e rispettarli. È inutile fare mille discorsi se poi un imprenditore ci deve mettere quattro anni ad aprire una azienda».

E sul referendum sulle riforme: «E' una cosa bellissima, la gente dirà sì o no e rispetteremo il volere del popolo italiano». Il premier ha sottolineato i due modelli diversi: o un Paese più semplice o chi si accontenta del modello di adesso con due Camere: «Se la gente vuole la politica degli inciuci se la tenga». Dopo la firma del masterplan, il sottosegretario De Vincenti e Giovanni Lolli hanno ricevuto in una stanza dell'auditorium una delegazione dei lavoratori che avevano protestato all'esterno.

Quindi Renzi è partito alla volta di Bari, dove lo attende la firma del Patto per la Puglia. Rinviato invece l'appuntamento con il Molise a causa del maltempo che imperversava su Campobasso.