L’Aquila mette i paletti su Confindustria unica

Il presidente Fracassi: «Passo giusto ma gli immobili devono restare fuori E Zecca non strumentalizzi la nostra posizione». Giunta convocata per venerdì.

L'AQUILA. Sì alla regionalizzazione di Confindustria, a patto che resti fuori il patrimonio immobiliare. Le singole sedi continueranno ad essere gestite a livello territoriale. L'Aquila mette i paletti, rivendicando la paternità del processo di fusione che porterà, in pochi mesi, alla nascita di un solo ente abruzzese. Operazione da valutare, i cui dettagli verranno definiti nella giunta convocata per il prossimo 16 dicembre.

Sul piatto, numeri e cifre, che possono fare la differenza nella trattativa in corso.

«Il processo di unificazione regionale è stato proposto da Confindustria L'Aquila, che ne rivendica la paternità e il merito di una convinta volontà politica», dichiara Marco Fracassi, presidente degli Industriali della provincia aquilana, «è assolutamente giusto, e al passo con i tempi, creare un'unica Confindustria regionale, forte e coesa, che meglio interpreti le esigenze degli imprenditori di tutta la regione, che faccia della prossimità un valore e che si misuri sulle competenze e professionalità».

Al centro, secondo Fracassi, devono essere posti imprese, servizi e rappresentanza «dando vita a un nuovo soggetto scevro da problematiche che riguardano gli immobili di ogni singola associazione territoriale». Ed è proprio questo il nodo della questione. «Non conoscendo, al momento, la consistenza del valore delle sedi, ritengo sia più opportuno lasciarle fuori dal percorso», sottolinea Fracassi che definisce le ipotesi di Gennaro Zecca, presidente di Confindustria Chieti-Pescara «inopportune e intempestive. Una fuga in avanti, per non restare indietro». Che cosa ha detto Zecca? «Strumentalizzare il non mettere il patrimonio a fattor comune come elemento di stop al percorso», incalza il presidente di Confindustria L'Aquila, «è un tentativo poco credibile di defilarsi da un processo ormai scritto».

E se Chieti-Pescara hanno reso operativa da tempo la fusione, tentando un abboccamento con Teramo (presidente Cesare Zippilli), per dare vita ad una grande Confindustria adriatica, Fracassi rilancia: «La sede legale del nuovo ente regionale sarà all'Aquila, delle sedi operative si discuterà in seguito. I tempi? Qualche mese, se verrà superato lo scoglio degli immobili». Del resto, è nota la solidità economica e immobiliare di Confindustria L'Aquila, che ha un bilancio in attivo e punta a mantenere sul territorio il patrimonio acquisito nel corso degli anni.

Monica Pelliccione