Indagine Coldiretti

L'identikit del giovane agricolotore: laureato e con meno di 35 anni

PESCARA. Che la terra abbia ritrovato un suo appeal emerge anche dall’elaborazione Coldiretti su dati Unioncamere da cui risulta che in Italia, nel 2017, sono poco meno di 57mila le imprese agricole e dell’industria alimentare guidate da under 35 (6,8% in più del 2016) e che l’impresa giovanile agroalimentare aumenta la sua incidenza sul totale arrivando a rappresentare il 7% dell’intero sistema produttivo. Le stesse precentuali peraltro si riscontrano in Abruzzo. La nostra regione infatti è in linea con il trend nazionale. Da un punto di vista “strutturale”, sempre secondo l’indagine di Coldiretti, le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% e il 50% di occupati per azienda in più. Si tratta insomma di aziende più “strutturate” e complesse anche perché c’è generalmente una progettualità di base maggiore. Una curiosità inoltre riguarda le caratteristiche del giovane agricoltore: secondo un'analisi di settore, la metà degli agricoltori di prima generazione (che vengono da altri settori o da diversi vissuti familiari) è dotata di laurea, il 57% ha fatto innovazione, il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più contento di prima. Per quanto riguarda l’Abruzzo, le nuove opportunità sono connesse al Psr, il programma di sviluppo rurale, come viene illustrato nell’altro agricolo in pagina. La scorsa settimana sono uscite le graduatorie regionali del “pacchetto giovani” 2014-2020. Ma entro la metà di ottobre la Regione pubblicherà un nuovo bando con cento posti disponibili e un finanziamento complessivo di dieci milioni di euro.