Chiodi e 27 consiglieri del centrodestra a confronto in un albergo di Rigopiano

La maggioranza va in conclave per «finiani», vitalizi e riforme

Il governatore in lizza per la presidenza della conferenza Stato-Regioni

L’AQUILA. Un vero e proprio conclave nella tranquillità della montagna per parlarsi guardandosi negli occhi, ritrovare compattezza e unità di intenti e, soprattutto, per porre le basi per il rilancio di un’azione di governo che fa storcere il naso a più di un consigliere di maggioranza. La coalizione di centrodestra che amministra la Regione, si è ritrovata, ieri, a Rigopiano, in un ritiro a 1200 metri di altezza che di spirituale ha solo lo scenario naturale visto il serrato confronto, per dirsi in faccia le cose che non vanno e come cambiare registro a 15 mesi dall’insediamento.

Ieri, nella prima delle due giornate, si è entrati subito nel vivo con una discussione, a tratti tesa. Molti e complessi i temi sul tavolo della sala conferenze dell’albergo di Rigopiano, una struttura di lusso prenotata, hanno sottolineato alcuni collaboratori di inquilini di palazzo dell’Emiciclo, a spese di consiglieri e assessori: il rapporto tra giunta e consiglio che ha dato seri segnali di cedimento; le leggi di riforma di settori importanti per la modernizzazione della regione, tra cui urbanistica, lo stesso commercio, artigianato, ciclo idrico integrato, trasporto pubblico. E ancora: la riforma della macchina amministrativa e la ristrutturazione e la razionalizzazione di Ater e consorzi industriali commissariati ben oltre il tempo stabilito. Accenni sono stati fatti anche a sanità e ricostruzione post terremoto, competenze dirette del presidente della giunta, Gianni Chiodi, nel suo ruolo di commissario del governo.

In un contesto del genere non poteva mancare un argomento che imbarazza molto i consiglieri: il taglio di indennità e vitalizi e la riforma del gruppi consiliari, annunciati dal presidente della giunta, Chiodi, e del consiglio, Nazario Pagano, a inizio 2009, i cui iter sono fermi da mesi.
Ma ci sono stati anche temi non amministrativi e non all’ordine del giorno che hanno comunque influenzato il clima. Tra tutti, il rapporto, teso, tra finiani e berlusconiani che più di un problema ha creato negli ultimi giorni, vedi nomine nelle due aziende di trasporto pubblico Arpa e Sangritana e il rimpasto di giunta per far posto all’Udc, che il presidente Chiodi ha escluso categoricamente per l’ennesima volta.

Nel primo giorno di conclave i lavori sono entrati nel vivo nel pomeriggio alla presenza della stragrande maggioranza dei 27 consiglieri di maggiorana e degli assessori. Tra gli assenti l’assessore all’Agricoltura, Mauro Febbo, per impegni istituzionali, il capogruppo del Pdl, Gianfranco Giuliante, influenzato, e il presidente della commissione Commercio, Nicola Argirò, fuori regione per lavoro.

Da fonti vicine a consiglieri ed assessori emerge che oggi, al termine del ritiro, i protagonisti ritroveranno la parola per fare un bilancio con l’annuncio del risultati raggiunti. Durante i lavori è rimbalzata anche la notizia, proveniente da Roma, di un Chiodi in pole position per la presidenza della conferenza Stato-Regioni. Alcuni consiglieri e assessori hanno pernottato a Rigopiano, altri sono tornati a casa e risaliranno in quota oggi per il tran finale.

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