La Mensa dei poveri apparecchia per 200

Aperta a piazza d’Armi la struttura realizzata grazie alle donazioni dei lettori del Centro

L’AQUILA. Quattrocento metri quadri e 200 posti a sedere. La mensa di Celestino, la casa dei poveri vecchi e nuovi della città, è di nuovo apparecchiata. Grazie alla generosità dei lettori del Centro. I 5 e i 10 euro, tutti insieme, sono diventati 1,8 milioni. Il pane del cielo e il pane della terra, l’uno nella chiesa provvisoria di San Bernardino, l’altro nella mensa della Fraterna Tau benedetta dall’arcivescovo Molinari. Con Bertolaso presente il sottosegretario Letta.

LA DEDICA. «L’opera», dice padre Quirino Salomone, «è dedicata alle vittime del sisma e in modo speciale a quelle che erano in servizio alla Fraterna Tau. San Bernardino in piazza d’Armi è una chiesa, una casa per i frati, la mensa di Celestino e un centro di accoglienza per le difficoltà della “donna con bambino”. L’opera è scuola di solidarietà, di accoglienza e di servizio». Il priore della Fraterna Tau Paolo Giorgi ha ricordato che la domanda di un piatto caldo e di un sostegno, in città, si è triplicata.

MESSA. Una liturgia presieduta dall’arcivescovo Giuseppe Molinari (e concelebrata dai sacerdoti Quirino Salomone, Carlo Serri, Nando Simonetti, Vittorino Di Fonzo, Damiano Di Stefano, Giuseppe Masili, Roberto Formenti) ha inaugurato la chiesa provvisoria di San Bernardino. Liturgia animata dalle musiche eseguite da Maurizio Colasanti (oboe), Fabio D’Orazio (organo). Voce solista la soprano Maria Rita D’Orazio. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha rivolto un appello agli aquilani: «Nel giorno del ricordo e della memoria ritroviamo l’unità che ha contraddistinto i primi momenti dopo la grande catastrofe».

I NUMERI. Cinquanta uomini, impegnati in 75 giorni lavorativi (35mila ore), hanno installato ferro per carpenteria metallica pari a 28mila kg. La chiesa di San Bernardino (600 metri quadri) ha 260 posti a sedere. Il conventino è di 400 metri quadrati, con cucina e sala da pranzo. La mensa si estende su una superficie di 400 metri quadrati, con una sala da 200 posti a sedere. Gli alloggi di Celestino occupano 450 metri quadrati.

GLI OSPITI. Il direttore responsabile del Centro Luigi Vicinanza, affiancato dal consigliere preposto alla divisione Centro-Sud della Finegil Domenico Galasso, ha lodato «la generosità dei lettori e l’impegno di giornalisti, poligrafici ed edicolanti che, col loro lavoro quotidiano, assicurano il legame tra il giornale, testimone del tempo, e la gente». Presenti, tra gli altri, il sindaco Massimo Cialente, il prefetto Franco Gabrielli, il questore Stefano Cecere, i presidenti Carispaq Antonio Battaglia e della Fondazione Roberto Marotta.

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