La procura: udienze tutti i giorni

I pm chiedono una corsia preferenziale per il processo Del Turco. Firmata la richiesta di rinvio a giudizio: in 79 pagine le accuse ai 34 indagati

PESCARA. Per la procura di Pescara il processo a Ottaviano Del Turco deve svolgersi in tempi brevi. Il pool che ha indagato sullo scandalo della sanità si prepara a chiedere al tribunale un calendario straordinario di udienze preliminari, con cadenza quotidiana.

Con la firma della richiesta di rinvio a giudizio, un documento di 79 pagine siglato ieri pomeriggio dal pool - con l’inserimento tra le fonti di prova, della sentenza con cui il tribunale di Chieti ha dichiarato mercoledì il fallimento del gruppo Villa Pini e la conferma dell’archiviazione per il professor Giuseppe Mauro - si apre la partita dei tempi, ancora più importante mentre sui procedimenti pende come una spada di Damocle l’ipotesi del processo breve.

Se il presidente Giuseppe Antonio Cassano e l’ufficio del gup riusciranno a garantire una corsia preferenziale, il procuratore capo Nicola Trifuoggi e i sostituti Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli puntano ad arrivare alla data dell’udienza preliminare già entro la prossima settimana, per poi presentarsi in aula al massimo entro tre mesi, prima dell’estate. Da quel momento, una udienza al giorno per evitare che il processo che chiama alla sbarra una intera classe politica e i rappresentanti di due giunte regionali (32 gli imputati, più due società) sia rallentato dai ritmi di una giustizia ingolfata. Uno sforzo enorme, per il tribunale, che dovrà far fronte al problema di conciliare il maxi-processo su Sanitopoli con l’attività ordinaria.

È la risposta della procura all’aupicio espresso all’apertura dell’anno giudiziario, dal presidente della Corte d’appello dell’Aquila Giovanni Canzio che, il 30 gennaio scorso, nella sua relazione di fronte al ministro della Giustizia Angelino Alfano, aveva sollecitato un impegno a celebrare rapidamente i processi relativi alle vicende «che hanno inciso profondamente sugli assetti amministrativi della Regione e del Comune e vedono coinvolti personaggi politici di rilievo». «Va rimarcato che le gravi e numerose imputazioni formulate dagli organi dell’accusa saranno ben presto sottoposte alla verifica giurisdizionale del gup» aveva detto. «Sono certo che le imparziali determinazioni del gup sulle richieste dei pm di rinvio a giudizio degli imputati saranno adottate, evitando la discontinuità delle udienze, in tempi coerenti con la fase e comunque assolutamente ragionevoli. Ne sono certo» concludeva Canzio, «anche alla stregua delle puntuali assicurazioni ricevute dal presidente di quel tribunale sia sul rapido compimento delle notifiche in vista della fissazione ravvicinata delle udienze sia delle necessarie attività processuali, come la trascrizione peritale delle intercettazioni».

Sono le intercettazioni, uno dei nodi che potrebbe rallentare rallentare il corso delle udienze. Agli atti, e dunque già nella disponibilità delle difese, ci sono 300 mila telefonate intercettate raccolte in una serie di cd, ma le chiamate ritenute utili dalla procura ai fini del processo non sono più di 400. Naturalmente gli avvocati degli indagati potrebbero chiedere la trascrizione di tutte le conversazioni, ma per farlo dovrebbero fornire una adeguata motivazione. Resta, poi, sempre aperto, il problema delle notifiche, che a causa del numero elevato di indagati e di avvocati che dovranno essere avvisati della data dell’udienza preliminare, rischia di rappresentare il primo elemento di freno in ordine di tempo.