Malati di gioco, l'Abruzzo secondo dopo la Campania

La spesa pro capite in Abruzzo per il gioco è stata nel settembre di quest’anno di 135,5 euro

PESCARA. Giocano gli abruzzesi, e giocano tanto. Talmente tanto da essere secondi in Italia solo ai campani, gli unici in Italia a spendere una cifra più alta di noi per lotto, lotterie, scommesse, macchinette varie e poker on line. A dirlo sono i dati dei Monopoli di stato rilevati nel mese di settembre di quest'anno, l'ultimo per cui si hanno cifre a disposizione. Secondo i calcoli dei Monopoli, che gestiscono ogni tipo di gioco legale, a settembre del 2011 la spesa pro capite in Abruzzo per giocare è stata di 135,5 euro. Una cifra impressionante se si tiene conto del fatto che nella media rientra anche tantissima gente che non gioca. E che quindi spesso chi gioca supera questa soglia mensile.

Una cifra che in tempo di crisi certamente poco non è. E che soprattutto porta l'Abruzzo ai vertici della classifica nazionale. Più dei nostri corregionali a settembre hanno giocato solo i campani, che sono arrivati a spendere 149 euro a testa. Una cifra che può fare paura se si tiene conto del fatto che il gioco d'azzardo patologico viene considerato un disturbo comportamentale. E come tale viene curato.

182 MILIONI IN UN MESE.
Nel mese di settembre soltanto in Abruzzo i Monopoli sono riusciti a raccogliere 182 milioni di euro. In Friuli Venezia Giulia, una regione che ha giusto 100 mila abitanti meno di noi, la raccolta si è fermata a 114 milioni. Nelle vicine Marche, più popolose, a 177 milioni, con una media di 113,4 euro pro capite.

PAZZI PER LE SLOT. La maggior parte dei 182 milioni raccolti in Abruzzo vanno a quelli che i Monopoli chiamano cripticamente "apparecchi". E che in parole povere sono le slot machine, i videopoker e tutte quelle macchinette da bar che si sono diffuse negli ultimi anni. Dei 135,5 euro pro capite spesi ogni mese dagli abruzzesi, 65,6 sono dedicati a questo tipo di giochi. Una cifra che ci fa finire al sesto posto in Italia dopo Lombardia (72 euro a testa al mese), Trentino (70), Molise (69), Emilia Romagna (68.5) e Liguria (65,9). Ma sempre prima delle Marche (59,9) o della Puglia (36,1). Fanalino di coda per questo tipo di giochi è la Sicilia, con soli (si fa per dire) 29, 3 euro pro capite giocati alle macchinette.

LOTTERIE, PRIMI IN ITALIA.
Il gioco in cui, però, gli abruzzesi sono leader in Italia per spesa è la lotteria. Che seppure è scesa nelle preferenze degli italiani rispetto agli anni in cui tutto il paese comprava i biglietti e aspettava con ansia l'estrazione del sei gennaio, in Abruzzo ha ancora un certo appeal. Tanto chela nostra regione risulta la prima nel paese per l'acquisto di questi biglietti e a settembre la spesa pro capite è stata di 18,5 euro.

POKER ON LINE.
Ma gli abruzzesi sono anche dei gran giocatori di poker online. I secondi in Italia, per essere precisi, subito dopo i campani che a settembre sono arrivati a spendere 60 euro al mese in media. In Abruzzo, invece, la cifra si è fermata a 24,6. Un numero comunque inquietante, se si tiene conto che per gli esperti questo gioco è uno dei più pericolosi. Nel poker online, infatti, più che negli altri giochi, viene meno il controllo sociale, cioè nessuno vede che giochi, quanto e con che frequenza, perchè si può giocare a qualsiasi ora da casa senza neanche dover fare la fatica di vestirsi e uscire. Un comportamento talmente pericoloso da essere sconsigliato persino sui siti dedicati ai professionisti.

«Giocare a poker online», si legge sul decalogo del giocatore, «è un comportamento antisociale. Vedetevi con gli amici, la famiglia, se non lo farete vi troverete isolati socialmente, con il rischio di incorrere in problemi fisici ed emotivi».

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