Messaggi di speranza dal presepe

In diecimila alla rievocazione di Rivisondoli dedicata ai terremotati.

RIVISONDOLI. Messaggi di speranza e rinascita. Come nella prima edizione, quando le protagoniste furono due sopravvissute all’eccidio nazista di Pietransieri. Nell’edizione 2010, a 59 anni di distanza, i messaggi che arrivano dal presepe di Rivisondoli sono gli stessi e sono rivolti all’Aquila. Una rievocazione commovente quella di ieri sera, con circa 10mila spettatori.

«La speranza che rinasce dal dolore, la serenità che si ricostruisce sulle ceneri di una sofferenza non ancora dimenticata»: lo hanno ribadito gli organizzatori prima e dopo la rievocazione nella piana di Piè Lucente, con il pensiero costantemente rivolto alla tragedia che ha colpito l’Abruzzo. Tanti i momenti di commozione e calore, che hanno fatto dimenticare anche il freddo e la pioggia insistente.

La rappresentazione si è aperta alle 18 in punto quando le luci di Rivisondoli si sono spente per lasciare spazio a quelle del presepe. Trecentocinquanta le comparse utilizzate in questa edizione, con una cinquantina di interpreti arrivati da Camarda e Popoli, paesi colpiti dal sisma. La rievocazione si è aperta con la scena del presepe di Greggio da parte di San Francesco, tre anni prima della sua morte, proseguendo poi con quelle dell’Annunciazione, con il viaggio e l’arrivo a casa di Elisabetta, l’apparizione dell’angelo Gabriele a Giuseppe, il censimento con l’uscita dei cavalli, il viaggio di Maria alla ricerca di un rifugio dove poter partorire, l’annuncio dell’angelo a un gruppo di pastori e l’arrivo dei Magi nella capanna.

Emozionata e commossa la giovane aquilana Raffaella Saturni, 22 anni, studentessa di Scienze della formazione, che ha interpretato il ruolo della Madonna della capanna e che ha così commentato questa esperienza: «Ho provato delle emozioni fortissime, in crescendo, soprattutto in questi ultimi giorni di avvicinamento alla rappresentazione. Partecipare a questo evento è emozionante per il significato della manifestazione in sé. Mi sono sentita subito a mio agio, molto rilassata e non ho avuto paura di cavalcare l’asino. È un orgoglio per me poter partecipare alla natività come aquilana per il significato di rinascita che vuole dare. Vorrei che noi aquilani da questo evento guardassimo al futuro con maggiore speranza».

Altrettanto commossa anche l’altra protagonista aquilana, Colomba Baboro, 20 anni, la Madonna dell’Annunciazione: «Mi sono meravigliata molto di come la gente di Rivisondoli sente il presepe. È sentito come la Perdonanza da noi».
Sulla scena del presepe anche Claudia Olindo, 23 anni, fisioterapista di Rivisondoli. Nei panni di San Giuseppe il vicesindaco Giovanni Olindo e in quelli del piccolo Gesù bambino Gabriele Del Giudice, 4 mesi appena, ultimo nato del paese, come da tradizione.