Nei laboratori del Gran Sasso un'antenna ascolta il sole

L'esperimento internazionale Borexino studia i neutrini di bassa energia emessi dal Sole. I risultati dell'esperimento saranno presentati mercoledì prossimo presso i Laboratori del Gran Sasso ad Assergi

L'AQUILA. Il Sole gode di ottima salute: lo dicono i neutrini studiati dall'esperimento internazionale Borexino nei Laboratori del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare . Borexino studia i neutrini di bassa energia emessi dal Sole, prodotti dalle reazioni nucleari nel nucleo solare, e grazie alla sua sensibilità - che lo rende l'unico apparato al mondo in grado di registrare questo tipo di eventi - ha abbassato oltre 10 volte la soglia di energia a cui si osservano e 'ascoltano' i neutrini in tempo reale.

I risultati dell'esperimento saranno presentati mercoledì prossimo, 13 aprile, alle 15, presso i Laboratori del Gran Sasso ad Assergi.

Borexino riesce a rivelare ogni giorno circa 50 di queste particelle di straordinaria elusività ed è attualmente l'unico apparato al mondo in grado di registrare tale tipo di eventi. Grazie alla sensibilità di Borexino - dovuta all'avanzata tecnologia impiegata - le impurezze radioattive presenti sono 10 miliardesimi di miliardesimi di grammo per ogni grammo di materiale del rivelatore.

Solo così è possibile ascoltare i deboli segnali emessi dai neutrini di bassa energia, altrimenti mascherati da segnali della radioattività ambientale.

"L'oscillazione dei neutrini", spiega il responsabile della collaborazione internazionale, Gianpaolo Bellini dell'Infn, "è un fenomeno di 'nuova fisica', non previsto dal Modello Standard delle particelle elementari, e di cui sono ancora da chiarire diversi aspetti. I risultati di Borexino sono tra i più importanti ottenuti in fisica delle particelle . All'esperimento lavorano circa cento persone tra fisici, ingegneri e tecnici; vi prendono parte anche le sezioni Infn e le Università di Milano, Genova, Perugia, la Technische Universitat di Monaco, il Max Planck Institut di Heidelberg, l'APC francese, la Jagellonian University di Cracovia, il JINR di Dubna e il Kurchatov Institute di Mosca, gli statunitensi Princeton University e Virginia Polytechnical Institute.