Omicidio De Meo a Martinsicurocondannati i due minorenni rom

I giudici del tribunale dei minori dell'Aquila ha condannato a otto anni e un mese i due rom di 15 e 17 anni accusati dell'omicidio di Antonio De Meo, lo studente universitario di 23 anni di Castel di Lama, ucciso a pugni a la notte del 10 agosto 2009 a Villa Rosa di Martinsicuro

L'AQUILA. Otto anni e un mese ciascuno per i due rom di 15 e 17 anni accusati dell'omicidio di Antonio De Meo, lo studente universitario di 23 anni di Castel di Lama, ucciso a pugni a Villa Rosa: è questa la sentenza emessa nel primo pomeriggio di oggi dai giudici del tribunale dei minori dell'Aquila.

Respinta la richiesta di messa alla prova presentata dai difensori Luca Sarodi e Piergiuseppe Sgura, che hanno preannunciato ricorso. Ieri mattina davanti al tribunale dei minori c'erano i familiari di De Meo e quelli di Emanuele Fadani, l'imprenditore di Alba ucciso a pugni da tre rom tre mesi dopo De Meo.

Antonio De Meo venne ammazzato tra il 9 e il 10 agosto a Villa Rosa. Era appena uscito dall'albergo in cui lavorava. La lite con i rom scoppiò per una bici e avvenne davanti ad un chioschetto di panini: il giovane colpito al volto cadde e morì. Quella sera c'era anche un terzo rom: un ragazzo rom minore di 14 anni che non è imputabile.