il vice capogruppo pd 

Pepe: settore agricolo in tilt per i ritardi della giunta 

L’AQUILA. «Da giugno il dipartimento Agricoltura è senza direttore e quindi senza l’autorità di gestione del Psr». Lo dice il consigliere regionale Pd ed ex assessore all’agricoltura Dino Pepe: «I...

L’AQUILA. «Da giugno il dipartimento Agricoltura è senza direttore e quindi senza l’autorità di gestione del Psr». Lo dice il consigliere regionale Pd ed ex assessore all’agricoltura Dino Pepe: «I ritardi di questa giunta regionale», spiega, «sono in tutti gli ambiti, ma il grido d’allarme più forte in questo momento arriva da un settore strategico come quello dell’agricoltura».
Pepe prende in esame i primi 5 mesi di lavoro della passata giunta, e il paragone «appare impietoso», secondo Pepe. «Infatti, a pochi giorni dall’insediamento, l’assessorato da me guidato fece immediatamente una rimodulazione del Programma di Sviluppo Rurale per evitare il pesante rischio di disimpegno che avevo ereditato. Furono poi 25 milioni di euro per la banda larga nelle zone rurali, attuammo la semplificazione delle procedure nel settore vitivinicolo e venne approvato un consistente aiuto alla marineria di Pescara per 2.5 milioni di euro circa e altri 350 mila per il Cogevo (Le Vongolare)».
«Ad oggi», ribadisce il consigliere e vice capogruppo del Pd «l’unico atto concreto approvato in materia di agricoltura dalla Giunta di centrodestra è stata una convenzione con l’Università de L’Aquila per lo “studio” di un monitoraggio dei danni causati dalla fauna selvatica. Certo, questo certifica come abbiano ereditato una situazione decisamente migliore di quella che trovammo noi al nostro insediamento, merito del grande lavoro svolto nel corso dei nostri cinque anni in questo settore strategico, ma questo non giustifica affatto il totale immobilismo che rischia di ripercuotersi su tutti gli operatori e l’intero indotto. Esempio ne è la risposta arrivata, alla mia interpellanza, in merito ai motivi della sospensione delle attività degli abbattimenti dei cinghiali in provincia di Teramo, nella quale la Regione ha ammesso la sua inadeguatezza su questo tema, rimpallando le responsabilità alla Provincia di Teramo ed a sue iniziative personali». Pepe esprime poi preoccupazione sulla questione del personale: «Il posto del direttore del dipartimento, nonché autorità di gestione del Psr e dirigente di ben sette servizi, è vacante dai primi di giugno in attesa che venga espletato il nuovo bando. La sua assenza, ampiamente prevista, si ripercuote gravemente sulle decisioni da assumere: chi guiderà le trattative con la Commissione Europea, con il ministero e con l’Agea nei prossimi mesi cruciali visto il rischio di disimpegno di fine anno?» si chiede Dino Pepe. «Lo scorso anno seguii personalmente, con il Direttore e i responsabili del dipartimento e le Organizzazioni Sindacali, le periodiche riunioni con Agea per risolvere le mille problematiche burocratiche del settore. Abbiamo da subito instaurato un confronto costruttivo con la Commissione europea riuscendo, nei fatti, ad evitare il disimpegno al 31 dicembre 2018. A questa situazione si aggiunge un aggravarsi delle carenze del personale, soprattutto tecnici direttamente impegnati nelle pratiche del Programma di Sviluppo Rurale, che aumenterà con il pensionamento di molto del personale causato dalla cosiddetta riforma di “quota cento”».