PERCHÉ IL PD NON PUÒ ALLEARSI CON I 5 STELLE

Stimatissimo Direttore,da Sindaco di una piccola ma importante municipalità abruzzese e da iscritto al Pd voglio dire la mia sull’attuale crisi di Governo e nello specifico sul tentativo di un...

Stimatissimo Direttore,
da Sindaco di una piccola ma importante municipalità abruzzese e da iscritto al Pd voglio dire la mia sull’attuale crisi di Governo e nello specifico sul tentativo di un accordo Pd/ 5 Stelle lanciato prima da Renzi con la formula del “governo istituzionale” e ribadita dalla direzione di martedì con i 5 punti proposti da Zingaretti.
Premesso che il Governo appena caduto non è stato “scelto dal popolo” come qualche commentatore sostiene ma è frutto della dialettica parlamentare ai sensi della nostra Costituzione, non ci troverei nulla di male che le prime 2 forze politiche uscite dalle elezioni del 2018 (5 Stelle circa il 32 % e Pd circa il 18 %) trovino un accordo di governo. Il tema è: sono compatibili le due forze politiche? Hanno principi, retroterra culturali e infine programmi convergenti ? Non credo ci possiamo permettere un altro fragoroso fallimento come l’attuale alleanza gialloverde.
Io penso di no. Anche se i flussi elettorali mostrano come tanti elettori 5 Stelle sono ex elettori di partiti di sinistra e del Pd, le due forze politiche a mio modestissimo giudizio sono alternative. Giustizia, concezione della democrazia, libero mercato, meritocrazia, ruolo dei partiti, ambiente sono soltanto alcuni temi che tracciano un abisso tra Pd e 5 Stelle.
Come sostiene la Bonino io diffido da questa conversione sulla via di Damasco del M5S. Non dimentico il tonno, le sardine, il parlamento che dicevano di voler superare. E ancora, la democrazia del sorteggio. Improvvisamente sono passate in secondo piano tutte le loro stupidaggini, le castronerie, l’ultima quella della Marcozzi di ieri. Va riproposta l’assoluta mancanza di rispetto delle regole democratiche da parte di questo Movimento.
Detto ciò, a mio modesto parere, non è possibile un governo politico con dentro Pd e 5 Stelle. L’unica soluzione compatibile con gli orientamenti delle forze politiche presenti in Parlamento è un governo tecnico di scopo presieduto da una figura di alto profilo e super partes e sostenuto dal più ampio schieramento parlamentare che comprenda oltre a Pd e 5 Stelle anche Forza Italia, + Europa e le forze centriste del gruppo misto. Questo governo dovrebbe essere composto da ministri tecnici, con nessun ministro del passato governo con 4/5 punti programmatici: Legge di Stabilità e sterilizzazione dell’Iva, legge elettorale (quella attuale non garantisce la governabilità), abolizione dei decreti sicurezza 1 e bis e di quota 100, cambio dell’attuale politica migratoria. E poi in primavera al voto. Al contrario un governo di legislatura anche se Pd e 5 Stelle dovessero trovare un accordo che vedo complicato farebbe, a mio parere, avrebbe lo stesso destino di quello gialloverde.
* Sindaco di Tollo