Pescara, gratta e vince un milione di euro

Un biglietto di ringraziamenti sotto la porta della ricevitoria Caffè Ideale

PESCARA. Forse si chiama M.S. o forse no. Quello che invece è certo, è che ha vinto un milione di euro alla ricevitoria del Caffè Ideale di via Cesare Battisti grattando il biglietto giusto. Ironia della sorte, proprio quello con il numero zero.

Il vincitore non si è fatto vedere, e ovviamente nessuno sa chi sia, ma ha trovato comunque il modo di far sapere ai gestori della ricevitoria che il biglietto fortunato era stato venduto lì.

Ieri mattina, il primo dipendente che è arrivato nel locale ha trovato sotto la porta una busta gialla. Dentro c’era un foglio bianco, formato A3, con la fotocopia del biglietto vincente e una scritta fatta al computer: «Grazie allo staff della ricevitoria Fratelli Baldassarre...A presto per i ringraziamenti. Grazie, grazie, grazie grazie..». Firmato M.S.

«L’esperienza insegna che di solito dai vincitori non arriva nulla» dice Dante Baldassarre, che insieme al fratello Massimo gestisce la ricevitoria, «ma non importa. Speriamo solo che abbia vinto qualcuno che ha bisogno. Con la crisi che c’è...».

Appena trovato il biglietto, i fratelli Baldassarre hanno cercato di verificare che non fosse uno scherzo. E in effetti non lo era: il fortunato che spendendo dieci euro per un tagliando del Mega Miliardario ne ha vinti un milione esiste davvero. E la caccia per trovarlo, tra ipotesi, analisi, osservazione delle facce dei clienti e sfottò, è già aperta.

«Deve essere qualcuno che ci sa fare col computer e che a casa ha uno scanner o una fotocopiatrice, altrimenti non si capisce come abbia fatto a realizzare la lettera», azzarda Massimo Baldassarre. Proprio in quel momento passa un amico, che ne approfitta per prendere in giro il fratello di Massimo, Dante: «Ma non sarai stato mica tu a vincere? Guarda che adesso la gente penserà male visto che tra poco parti per un viaggio». «Ma se ho comprato i biglietti due mesi fa», risponde Dante scherzando, «Vedi che non posso essere io?».

Arriva un altro cliente affezionato, e i dipendenti ne approfittano subito: «Avrai mica vinto tu? Guarda che lo sappiamo che le tue iniziali sono M.S.». Il cliente un po’ scherza, un po’ si impaurisce: «Ma non dite mattità», sbuffa, «che non è vero. Se era vero, già mi ero comprato mezza via Cesare Battisti. E facevo beneficenza».

«Hai visto che hanno vinto un milione di euro con il biglietto numero zero del blocchetto?» dice una delle dipendenti, Giovanna Binni a un altro cliente abituale. «E pensare che tu i numeri zero non li vuoi mai comprare...»
Intanto, nella ricevitoria arriva lo striscione fatto fare a tempo di record per annunciare la vincita. I giocatori passano, lo guardano, e vanno anche loro alla cassa per tentare la sorte.

Bruno Giansante, per esempio, la fortuna l’ha sfiorata per due volte di fila in due giorni: gioca sempre alla ricevitoria del caffè Ideale e vive vicinissimo al bar di Montesilvano dove martedì un muratore ha vinto più di 1 milione e 700 mila euro tra premi e vitalizio con il gratta e vinci Turista per sempre. «Eh sì, la fortuna è così: ti cerca. Se sei bravo magari ti si avvicina», filosofeggia il signor Bruno, non troppo dispiaciuto di averla solo sfiorata ma non ancora incrociata.

Un gruppo di ragazzi guarda lo striscione, ma poi si concentra sulle quote delle partite di Champions League: meglio le scommesse del gratta e vinci. La pensa così anche Cesare Zarbo, appassionato di Totocalcio e solo di quello: «Non sono invidioso. Per me preferirei una vincita piccola al Totocalcio, ma di quelle che fanno scalpore. C’è professionalità nel fare la colonna, sa?».