Professioni sanitarie, in trecento al summit 

Tecnici di laboratorio, della riabilitazione e di radiologia insieme per un percorso unico di cura

CHIETI . Trecento partecipanti al primo summit delle professioni sanitarie che si è svolto nei giorni scorsi a Chieti, all’auditorium del rettorato della D’Annunzio. Le 19 professioni sanitarie ora sono riunite in un unico Ordine “Tsrm Pstrp” (Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione). Il summit, ha detto il responsabile scientifico, e vicepresidente nazionale Fite.La.B. (Tecnici di laboratorio biomedico), Vincenzo Palumbieri, ha rappresentato un evento epocale», che ha permesso «di cominciare a oltrepassare i confini della nostra realtà lavorativa per iniziare a interagire con le altre professioni che fino ad oggi non avevamo considerato come parte attiva di un progetto comune multidisciplinare e inter-professionale». L’obiettivo è una sanità a misura di paziente, grazie a un approccio comune, nel percorso di cura, che va a coniugare le competenze di varie figure professionali. «Tecnicamente», ha aggiunto Palumbieri, «abbiamo la possibilità di offrire all’utenza un pacchetto completo capace di abbracciare e soddisfare richieste e necessità, proteso alla riduzione della mobilità passiva e alla crescita di quella attiva. Oggi più che mai abbiamo la possibilità di mettere in campo forze, energie e competenze che derivano da un sapere comune e non possiamo e soprattutto non dobbiamo lasciarci sfuggire questa grande opportunità». Con Palumbieri, al tavolo dei relatori, il presidente Fite.La.B., Saverio Stanziale, il presidente del nuovo maxi ordine abruzzese, Angelo Di Matteo, Maria Golato, presidente nazionale SipMeL.
Durante il convegno è stato conferito, ad alcuni professionisti, il premio “Provetta d’argento”.
Il premio «come segno di stima e gratitudine per il lavoro svolto con professionalità e dedizione» quest’anno è andato a Emily Di Padova, Antonio Lombardi, Luigi Ciavarella, Pietro Del Fine e Renato Santoro (Angela Nunziata e Francesco Cilli, altri due premiati, non erano presenti).
«Oggi più che mai», ha concluso Palumbieri, «abbiamo la possibilità di mettere in campo forze, energie e competenze che derivano da un sapere comune e non possiamo e soprattutto non dobbiamo lasciarci sfuggire questa grande opportunità». (c.s)