Pronta la tenda per Gheddafi

L’alloggio del leader libico nel campo sportivo della caserma di Coppito

L’AQUILA. Non è blu come quelle della Protezione civile. La tenda scelta per ospitare il colonnello Muammar Gheddafi è verde militare. Da ieri è comparsa a un lato di quello che un tempo era il campo sportivo in erba verde della cittadella della Finanza di Coppito.

La tenda del leader libico, uno degli ospiti del G8 allargato, come rappresentante dei paesi del continente africano, è stata montata a tempo di record. Hanno cominciato ad allestirla nella notte tra lunedì e martedì, in una zona al riparo dagli obiettivi dei fotografi e dalle telecamere. Si tratta di una zona retrostante l’ala del palazzo dove attualmente si trovano gli uffici della prefettura, lì trasferita all’indomani del terremoto in seguito al crollo della sede in centro storico. La caratteristica tenda, del tipo di quella dei beduini del deserto, è grande circa 12 metri per 20. Impossibile avvicinarsi a quella che sarà la sua casa. Inutile dire che si tratta di una sorta di zona rossa nella zona rossa. Del resto, la presenza di una tenda dove dormirà un capo di Stato, mentre gli altri saranno alloggiati in eleganti appartamenti, suscita la curiosità generale. Non manca, tuttavia, una certa apprensione, nello staff organizzativo del G8 aquilano, anche per prevenire i possibili rischi di incidenti diplomatici con la munita e organizzata guardia del capo di stato libico. Infatti a Roma c’erano stati problemi di protocollo, dai ritardi negli appuntamenti ufficiali (12 ore nelle 60 totali di permanenza a Roma) alle stranezze (le amazzoni, i continui cambi d’abito), alle «provocazioni» (dalla spilla sul petto con la foto di al Muktar, il «leone del deserto» martire della resistenza anti-italiana) fino allo sgarbo istituzionale verso il presidente della Camera Gianfranco Fini, che lo ha atteso invano per più di due ore per una tavola rotonda di politica estera infine annullata.

A proteggere il colonnello, nel corso della sua permanenza all’Aquila per partecipare all’incontro con gli otto leader dei principali paesi del mondo, ci sarà il corpo speciale delle amazzoni. Le donne militari, che rappresentano il suo fedelissimo gruppo di guardia privata, alloggeranno in un edificio che si trova sul lato sinistro della caserma di Coppito. Si tratta di un’ala che è situata nel lato opposto rispetto alla palazzina nella quale risiederà, per tre giorni, il presidente americano Barack Obama.

La tenda di Gheddafi è stata montata secondo le caratteristiche della tenda beduina. L’accesso è stato allargato e i teloni non sono stati tesi così come avvenuto, ad esempio, nelle strutture montate nelle tendopoli. Tuttavia, a causa delle possibili piogge e del maltempo che potrebbe disturbare la permanenza del leader della Libia, sono state assunte particolari precauzioni per far defluire l’acqua piovana.

Gheddafi
tornerà in Italia per la seconda volta in meno di un mese. Secondo il programma dell’evento internazionale l’arrivo del leader è atteso per la giornata di oggi. Per Gheddafi, presidente di turno dell’Unione africana, fino all’ultimo non era certa la presenza del suo alloggio personale. Tuttavia è lì che riceverà gli ospiti, nella stessa tenda che poco meno di un mese fa, nel corso della sua prima storica visita in Italia, dal 10 al 13 giugno, era stata allestita nei giardini di Villa Pamphili a Roma. Gheddafi vola in Italia su invito diretto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Entrerà di scena nel terzo giorno dei lavori del vertice, in rappresentanza dei paesi africani. Dopo la visita con cui era stata sancita l’archiviazione definitiva del contenzioso coloniale tra Italia e Libia e dopo la firma, avvvenuta lo scorso anno, a Bengasi, dell’Accordo di amicizia e cooperazione tra i due paesi, stavolta il leader libico parteciperà al pranzo offerto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alle sessioni sull’impatto della crisi nei paesi in via di sviluppo e sulla sicurezza alimentare che chiuderanno il vertice. Africa, crisi economica e cooperazione sono tra le priorità del vertice. E Gheddafi arriverà a Coppito con le idee chiare sul futuro e sul ruolo della sua nazione: diventare paese strategico e punto di riferimento all’interno degli «Stati Uniti d’Africa».