Province, in Abruzzo si cambia: in 160 alla Regione

Operativi i trasferimenti del personale, gli altri impiegati in trepida attesa che il portale si sblocchi

PESCARA. Zitti, zitti, ieri mattina 160 impiegati delle Province sono passati alla Regione. Lo hanno appreso dal Bollettino Ufficiale della Regione (Bura) sul quale è stata pubblicata la delibera del 4 marzo scorso sull’effettuazione del primo travaso di personale pubblico nel processo di riforma degli Enti provinciali. Giusto il tempo di salutare i colleghi, perché di fatto, il cambio di ufficio avviene domani. E non è un pesce d’aprile.

Una tappa fondamentale che per l’Abruzzo arriva in ritardo rispetto ad altre regioni, ma con la quale si vuole recuperare terreno.

Il personale dichiarato in sovrannumero da parte delle quattro Province abruzzesi – iscritto a novembre sul portale della mobilità – è di complessive 553 unità, così suddivise: 107 nella Provincia di Chieti, 226 all’Aquila, 105 a Pescara, e 118 a Teramo. In questi numeri sono però compresi anche i pensionati e coloro che stanno per andare in pensione e che dovrebbero essere quindi fuori dal giro.

Rimangono 321 dipendenti interessati alla procedura di mobilità vera e propria, 160 dei quali seguono le prime funzioni trasferite alla Regione. Il dato complessivo è tuttavia suscettibile di variazioni essendo in corso l’aggiornamenti delle liste dei nominativi del personale da parte della ministero della Funzione pubblica.

Il fatto che ha lasciato in tanti perplessi è che il portale della mobilità (www.mobilita.gov.it) al quale gli interessati fanno riferimento è da giorni oscurato. Appare bloccato da parte della Funzione pubblica. Perché? E’ una coincidenza oppure c’è qualche problema all’orizzonte? La risposta si avrà oggi. Quello del mistero sul portale dovrebbe essere in realtà un aggiornamento tecnico che dovrebbe correggere i macro errori compresi nella prima fase e che impedivano di conseguenza la regolare procedura sulle eventuali preferenze di destinazione indicate da l personale residuale da trasferire (oltre ai 160 impiegati di ieri).

Una volta effettuate le rettifiche, tra oggi e domani dovrebbe dunque iniziare il processo vero e proprio, consentire cioé al personale di esprimere sul portale le preferenze in base al proprio profilo. Una scelta che avverrà su base territoriale, solo successivamente si potrà guardare su base regionale.

Questa seconda fase di “opzione dei posti” si dovrebbe concludere entro giugno. Coloro che non saranno ricollocati dovrebbero essere inseriti in nuovi bandi. Ma prima Province e Regioni dovranno mettersi d’accordo sulle nuovi funzioni e quindi sul passaggio di altri settori. Come il ristoro sulla fauna, caccia-pesca, ludoteche.(a.mo.)

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