Ragazza in ospedale: mi hanno violentata

L’Aquila, drammatico racconto ai medici: «Stordita e aggredita in auto da alcuni uomini»

L’AQUILA. «Mi hanno violentata». Ha 20 anni ed è sconvolta, quando si presenta al pronto soccorso dell’ospedale «San Salvatore». Il suo racconto è all’esame dei carabinieri che indagano sul misterioso episodio di giovedì sera a Paganica.

NESSUN SOSPETTATO. C’è una ragazza che riferisce di essere stata prima stordita e poi violentata, forse da più persone. Ci sono i primi riscontri clinici che confermerebbero i segni di rapporti sessuali. C’è una macchina, che appartiene alla ragazza, da dove vengono prelevati campioni da inviare al Ris. Ci sono le indagini dei carabinieri. Ma non ci sono, al momento, né riscontri né sospettati né fermati.

Giornata di interrogatori, quella di ieri, nella caserma dei carabinieri. Il reparto operativo, con estrema cautela, sta seguendo le indagini su un fatto che, stando al racconto della ragazza, ricoverata in ospedale, sarebbe avvenuto nella notte tra giovedì e ieri nella zona tra Paganica e San Gregorio.

La ragazza, che ha confidato il suo dramma prima alla sorella, avvisata via telefono, e poi a un carabiniere-donna, è profondamente sconvolta. Durante il suo racconto avrebbe riferito di essere uscita dal lavoro, giovedì sera, e di essersi avviata in macchina per tornare a casa attraversando la città dalla periferia Ovest a quella Est. Nel corso del tragitto, a metà strada tra Paganica e San Gregorio, la ragazza avrebbe riferito di essere stata costretta, non si sa se con uno stratagemma, a fermarsi. È probabile che abbia trovato delle persone ferme che le avrebbero chiesto aiuto.

Qui il racconto diventa meno dettagliato. Infatti, a questo punto, la giovane sarebbe stata prima stordita (non si sa se per effetto di un narcotico oppure di percosse) e poi aggredita da una o più persone che sarebbero salite a bordo dell’auto dove sarebbe, poi, avvenuta l’asserita violenza sessuale.

CHI È. La ragazza che ha raccontato di essere stata violentata ha 20 anni, è aquilana e abita in città. In queste ore viene tenuta sotto protezione sia dai suoi familiari sia dai carabinieri che l’hanno affidata immediatamente alle cure di personale femminile adeguatamente preparato per affrontare questo tipo di situazioni. La giovane resta ricoverata in ospedale, dove viene sottoposta a continui controlli e accertamenti.

LA MACCHINA. I carabinieri hanno posto sotto sequestro l’auto utilizzata dalla ragazza per tornare dal posto di lavoro fino a casa, allo scopo di individuare eventuali tracce che possano, in qualche modo, far risalire alle persone che la giovane dice di aver ospitato in macchina. Le indagini, finora, hanno riguardato una serie di interrogatori che hanno visto sfilare numerose persone che fanno parte della sfera familiare e del giro delle amicizie della ragazza. Nella giornata di oggi, fatto il punto della situazione, i carabinieri potrebbero presentare un primo rapporto al magistrato di turno.

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