Ranghelli, ecco la giunta degli ex

Sindaco e assessori senza più partito e il Pd è passato all’opposizione

SPOLTORE. «Di che partito sono? Boh, niente, anzi mi dichiaro indipendente». E’ lo smarrimento il partito arrivato a Spoltore, come raccontano le parole di un consigliere. Quando anche l’ultima certezza, l’appartenenza al Pd, è svanita dopo l’espulsione, nell’amministrazione si è aperta la stagione degli ex: assessori e consiglieri di cui si conosce l’origine politica ma non l’approdo.

Davanti al municipio di Spoltore, in questi giorni in cui corre il chiacchiericcio legato all’inchiesta, sono gli stessi amministratori a interrogarsi sul loro percorso e a chiedersi quanto il pasticciaccio politico abbia esacerbato gli animi e portato qualcuno a voler indebolire definitivamente l’amministrazione. «Teorema politico»: è a questo che ha pensato subito, la mattina delle perquisizioni, l’assessore ai Lavori pubblici Claudio Santurbano, ex An poi Pdl e adesso Spoltore libera, indagato insieme al sindaco Franco Ranghelli e ad altre sei persone.

Un’amministrazione incolore in cui Ranghelli risponde, come ripete spesso, «al partito del fare o al partito del popolo», ma in cui il bandolo della matassa si è perso da tempo.
Le anomalie più grandi di questo centrosinistra sono che dal 2007, anno dell’insediamento di Ranghelli, si sono alternati 22 assessori, che oggi il Pd è all’opposizione e che la maggioranza ha stretto strambe alleanze con il centrodestra. Il presidente del consiglio attuale, Valerio Spadaccini, che nell’ultimo anno ha fatto la staffetta con l’altro presidente Luciano Di Lorito, proviene da Alleanza nazionale, poi confluita nel Popolo della libertà e ora passato al movimento vicino al centrodestra e detto Spoltore libera, a cui appartengono anche il consigliere Marco Della Torre e l’assessore Santurbano.

Oggi Spoltore è governata da un guazzabuglio di ex con varie origini: Ranghelli, gli assessori Vincenzo Crusco e Pasquale Segamiglio nati nella Margherita, passati al Pd, non hanno più colori; l’assessore Dino D’Onofrio è un ex dell’Udeur, l’assessore Ernesto Partenza dai Comunisti italiani ha aderito al movimento Sinistra, ecologia e libertà. Nel consiglio, la situazione non è più rosea: i consiglieri sia della maggioranza sia dell’opposizione hanno una lunga storia politica alle spalle, passati da un partito all’altro e, in molti casi, rimasti allo sbando, in via di definizione. L’unico fedele è Massimo Di Felice, costante consigliere dell’Udc.

Dov’è finito il Pd di Spoltore? Per molto tempo, Spoltore, è stato un comune commissariato e per mesi il delegato Bruno Biagi ha invitato l’amministrazione a rientrare nei ranghi, a smetterla di stringere alleanze con esponenti provenienti dal centrodestra. «O si ricompone il Pd o fuori», era stato l’ultimatum di Biagi, «ricomporre un quadro degno del Pd». Così, il 12 dicembre 2009, il sindaco e alcuni amministratori sono stati espulsi dal Pd e oggi sono rimasti senza un partito. Tre giorni di patema, con l’intervento anche dell’ex presidente del Senato, Franco Marini, per cercare di convincere gli esponenti del Pd a rientrare nel partito. Ma tre giorni dopo, Ranghelli, gli assessori Pasquale Segamiglio e Vincenzo Crusco e i consiglieri Paolo De Amicis, Pier Paolo Pace, Mario Febo, Emanuele Silvidii, Pino Luigioni e Rocco Basile si incontrano e a tarda notte decidono loro di uscire dal Pd.

«Il Pd assume un significato che non è più degno di noi e prendiamo le distanze da un partito che non ci ha mai rappresentato», aveva detto il sindaco subito dopo la riunione. In quella riunione, c’era anche Marino Roselli, storico esponente del Pd di Spoltore, poi passato al partito di Francesco Rutelli, Alleanza per l’Italia. Da quella data, l’amministrazione sembra vivere una fase di stallo, quasi abbia trovato la sua dimensione nell’incertezza. A dominare sono gli ex, amministratori di cui si conosce il percorso ma non la prospettiva presente e futura. E a tenere banco è rimasto un ultimo tam tam, quello tra Spadaccini e Di Lorito, i due presidenti del consiglio che si passano il testimone dall’agosto del 2009.

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