Redditi dei consiglieri regionali E’ Pagano il politico più ricco

Il presidente dell’assemblea guida la classifica seguito dai compagni di partito Venturoni e Febbo Il più povero è un altro del centrodestra, Giuseppe Tagliente. Chiodi ha guadagnato meno dell’anno precedente

PESCARA. Il Pdl monpolizza le classifiche dei più ricchi e dei più poveri in consiglio regionale. Sono, infatti, di esponenti del Popolo della libertà i primi tre posti e gli ultimi tre della classifica stilata in base alle dichiarazioni dei redditi del 2012 relative all’anno fiscale 2011.

Ecco il podio dei più ricchi: 1° il presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano (Pdl), con 227.155 euro di reddito imponibile nel 2011; 2° il capogruppo del Pdl, Lanfranco Venturoni, con 193.580 euro; 3° l’assessore all’Agricoltura, Mauro Febbo (Pdl), con 185.873 euro. I più poveri? Al primo posto  Giuseppe Tagliente (Pdl) con 55.865 euro; segue Federica Chiavaroli (Pdl) con 80.417 euro. Rispetto alle dichiarazioni dei redditi precedenti (del 2011 relative ai redditi del 2010) sono cambiati i primi posti. Il più ricco era Antonio Saia, medico, consigliere del Partito dei Comunisti italiani, che denunciava 200.162 euro, seguito dal consigliere del Pdl, Antonio Prospero, con 197.996 euro, e da Lanfranco Venturoni con 193.376 euro. I più “poveri”, invece, erano nell’ordine: Emilio Iampieri (Pdl) con 62.691 euro, Giuseppe Tagliente con 82.045 euro e Luigi Milano (Api) con 84.005. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi (Pdl), ha denunciato, questa volta, 150.331 euro, meno della volta precedente (187.495). Ma ecco l’elenco completo, in ordine alfabetico, dei redditi dichiarati dai consiglieri regionali per il 2011: Maurizio Acerbo con 100.162 euro; Nicola Argirò, 133.684; Walter Caporale, 101.777; Franco Caramanico, 97.469; Federica Carpineta, 109.986; Alfredo Castiglione, 104.638; Federica Chiavaroli, 80.417; Riccardo Chiavaroli, 90.426; Gianni Chiodi, 150.331; Carlo Costantini, 135.895; Camillo D'Alessandro, 101.465; Cesare D'Alessandro, 110.403; Giovanni D'Amico, 108.420; Luigi De Fanis, 103.624; Giorgio de Matteis, 98.172; Walter Di Bastiano, 139.274; Mauro Di Dalmazio, 156.464; Giuseppe Di Luca, 84.848; Emiliano Di Matteo, 97.289; Giuseppe Di Pangrazio, 94.017; Angelo Di Paolo, 107.535; Mauro Febbo, 185.873; Paolo Gatti, 108.404; Gianfranco Giuliante, 106.377; Emilio Iampieri, 103.377; Carlo Masci, 106.445; Antonio Menna, 100.266; Luigi Milano, 100.583; Giandonato Morra, 111.157; Emilio Nasuti, 100.661; Nazario Pagano, 227.155; Paolo Palomba, 96.864; Lucrezio Paolini, 81.196; Alessandra Petri, 106.493; Antonio Prospero, 166.029; Berardo Rabbuffo, 108.272; Luca Ricciuti, 100.915; Claudio Ruffini, 80.823; Antonio Saia, 179.159; Marinella Sclocco, 98.887; Lorenzo Sospiri, 99.939; Daniela Stati, 84.437; Camillo Sulpizio, 123.987; Giuseppe Tagliente, 55.865; Luciano Terra, 120.580; Lanfranco Venturoni, 193.580; e Nicoletta Verì, 102.929.

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